
La chiesetta dell’Annunziata attualmente è di proprietà di un privato
La gente delle terre Verdiane è scesa in campo per salvare la chiesetta dell’Annunziata, tanto amata da Giuseppe Verdi e che oggi rischia di crollare, in stato di totale abbandono da anni. La Madonna delle Spine, così viene anche chiamata la chiesetta per via di un antico miracolo, si trova nella frazione di San Giuliano, a Castelvetro Piacentino, ma a pochissimi minuti da Cremona. Il maestro Giuseppe Verdi nell’Ottocento, si fermava proprio qui, come tappa fissa, quando si spostava per lavoro dalla sua villa di Sant’Agata a Villanova D’Arda per recarsi a Cremona. Si racconta che nella navata della chiesa si intrattenesse con il parroco, don Giovanni Avanzi, molto amico del maestro e della moglie, la cantante Giuseppina Strepponi. Un rapporto che emerge anche dall’epistolario tra i due ed è testimoniato anche dal fatto che proprio il sacerdote aiuterà il maestro di Roncole Verdi all’ultima stesura della Messa da Requiem e lo assisterà per la sepoltura dei genitori nel piccolo cimitero di Vidalenzo, dove nel frattempo era stato trasferito. Questa chiesetta è del Quattrocento, mentre l’oratorio è stato edificato su un precedente manufatto di origine romana, probabilmente utilizzato per il culto. Oggi tutto questo è a rischio crollo, cosa in parte già accaduta, il tempo stringe e nonostante le sollecitazioni nei confronti dell’Amministrazione comunale nulla si è mossa.
Ecco allora che un gruppo di cittadini ha deciso di muoversi in autonomia, creando un’associazione che si chiama “Amici della Madonna delle Spine“. Obiettivo è raggranellare, attraverso un crowdfunding pubblico e l’apertura di un conto corrente alla Banca di Piacenza, 35mila euro necessari per acquistare il bene, passato dala parrocchia ad un privato e a sua volta ad un terzo nel 2010. Le istituzioni, nei vari passaggi notarili, non hanno esercitato il diritto di prelazione, fino ad arrivare alla situazione odierna. "Una volta raggiunti i 35mila euro inizierà il secondo step per consolidare la struttura e riportarla ad essere agibile" spiega il presidente degli “Amici della Madonna delle Spine“ , il giornalista, musicologo e scrittore Roberto Fiorentino. "Il progetto finale – aggiunge – prevede l’uso della Madonna delle Spine come centro culturale per convegni, concerti, mostre d’arte (Land art) , presentazioni di libri, momenti pubblici. Ma non solo. Vogliamo includere anche una parte sociale con la possibilità di dedicare una parte della struttura come ricovero per i pellegrini che percorrono gli ‘antichi cammini’. O tutti coloro che con le biciclette possono percorrere le vie verdiane, costeggiando il Po.