Solo 4 alunni scelgono il liceo del Made in Italy, il preside del Munari: “Nessuno sarà iscritto per sorteggio”

Cremona, il dirigente scolastico Pierluigi Tadi smentisce la volontà di formare una classe estraendo a sorte i nomi degli alunni. “Una incomprensione”

Il preside dell'istituto Munari Pierluigi Tadi

Il preside dell'istituto Munari Pierluigi Tadi

Il liceo del Made in Italy quest'anno non si fa. Questo quanto deciso dal dirigente dell'istituto Munari di Crema, Pierluigi Tadi. Fin qui nessuna stranezza se non per il fatto che a oggi il nuovo corso di studi creato dal governo Meloni, in città abbia raccolto solo quattro o cinque iscritti, numero assolutamente insufficiente per formare almeno una delle due classi concesse. Quindi come fare partire il corso? Per il dirigente è molto semplice: o gli studenti che si sono pre-iscritti all'indirizzo economico sociale scelgono di cambiare il corso, oppure non se ne farà nulla e il tutto viene rinviato al prossimo anno.

Per la verità era corsa voce che il dirigente se non avesse raggiunto in numero sufficiente di iscrizioni per formare una classe per il nuovo Made in Italy, avrebbe tirato a sorte tra i 45 iscritti all'indirizzo economico sociale per dirottarli nel nuovo liceo, d'autorità. “Non è così – spiega Tadi –.  Le cose sono andate in modo diverso. A chiusura delle iscrizioni abbiamo avuto pochi studenti per il liceo Made in Italy. Ho scritto ai genitori degli iscritti al corso economico informando che il corso sarebbe andato a morire e se avessero voluto avrebbero potuto far passare i loro i figli al Made in Italy anche se le iscrizioni erano chiuse. I genitori non hanno accettato la proposta e così tutti restano nell'indirizzo economico e per il Made in Italy se ne parla il prossimo anno”.

E cosa è la voce delle estrazioni? "Altra incomprensione. Per l'indirizzo economico ci sono a disposizione due classi (max 27 studenti per classe, con deroga del 10%). Con il liceo Made in Italy c'era la possibilità di creare una classe per indirizzo. Qualora in uno dei due indirizzi ci fossero state oltre trenta iscrizioni si sarebbe proceduto a sorteggio per decidere quali studenti avrebbero frequentato questo indirizzo. Non ci sarà alcun sorteggio, ma non molto distante da qui c'è un istituto dove sarà necessario ricorrere al sorteggio perché gli iscritti sono in numero maggiore al massimo consentito”.