Soresina, il paese rurale dove si respira l’aria più malsana della Lombardia

Qui 72 giorni di sforamento dei limiti di Pm10. L'ammoniaca degli allevamenti e degli spandimenti di liquami tra le cause principali dell'inquinamento

Mucche al pascolo e ciminiere

Mucche al pascolo e ciminiere

Soresina (Cremona) – Record d’inquinamento a Soresina. Se l’aria di Crema nel 2023 è stata fuorilegge per 50 giorni rispetto ai limiti di Pm10 fissati dall’Europa, quella di Soresina lo è stata per 72 volte. Più del doppio rispetto ai 35 giorni consentiti.

La centralina Arpa inoltre per sette giorni consecutivi, ovvero dal 25 al 31 dicembre, ha registrato costantemente lo sforamento del limite di 50 microgrammi per metro cubo. A causa di questi dati Soresina, pur trovandosi in zona rurale, risulta essere così il Comune con l’aria più malsana di tutta la Lombardia, come certificato dal report di Legambiente secondo cui l’eccessiva concentrazione di allevamenti oggi è un ostacolo insormontabile per il risanamento ambientale della pianura lombarda.

Il dato di Soresina, così come quello di tutta la provincia di Cremona, Brescia e Mantova – aree dove la presenza di allevamenti intensivi è altissima – risulta in controtendenza rispetto alle province lombarde, dove invece i valori per il 2023 sono risultati in miglioramento. Il valore annuale di 34,2 microgrammi/mc registrato nel Comune cremonese dovrebbe portare a una forte riflessione e costringere la politica a scelte più incisive. Arpa stima in oltre 90mila le tonnellate annue di ammoniaca gassosa emesse dagli allevamenti zootecnici lombardi, gas precursore del particolato inorganico secondario che costituisce il 66% del Pm10 rilevato dalle centraline.

L’ammoniaca degli allevamenti e degli spandimenti di liquami reagisce con gli ossidi d’azoto emessi dai motori delle auto, unendosi in microcristalli di sali di ammonio che, in assenza di venti, formano la famosa nube di smog che può rimanere sopra le nostre teste e nei nostri polmoni per settimane.