Inquinamento e salute mentale, c’è un collegamento? Appello a tutti i milanesi per studiare “l’effetto smog”

Il progetto dell’Università Statale e di altre realtà coinvolgerà 300 persone fino al 1° marzo. Basterà indossare un mini campionatore d’aria e rispondere a un test per una settimana

L'aria inquinata di Milano

L'aria inquinata di Milano

Milano – Basterà appuntarsi sul colletto o sul bavero della giacca "un piccolo campionatore" a forma di triangolo, fare la vita di sempre e rispondere a un questionario di pochi minuti, una volta al giorno, per una settimana. Così si potrà essere protagonisti, tra 300 cittadini, di un progetto di “scienza partecipata” che ha l’obiettivo di studiare la correlazione tra benessere mentale e inquinamento a Milano.

n progetto a cura delle Università degli Studi di Milano e di Padova e delle associazioni Epidemiologia e prevenzione e Cittadini per l’aria. Ora è in corso il reclutamento: chiunque desidera partecipare deve prenotarsi per il ritiro del campionatore (al link https://sites.unimi.it/toxlab/benessere.mentale/appuntamenti/index.php), che può avvenire tra il 16 gennaio e il 1 marzo.

"Per questa ricerca – spiega Silvia Fustinoni, professore associato di Medicina del lavoro, Dipartimento di Scienze cliniche e di comunità – bisognerà indossare per una settimana, sia in strada e sia dentro casa, un piccolo (circa 5 centimetri per 2) campionatore passivo per la misura di NO 2, biossido di azoto" inquinante dannoso per la salute, che deriva principalmente dalle emissioni dei veicoli motorizzati. Poi, "rispondere ogni giorno (per la stessa settimana) a un breve questionario e a un test online, che servirà per valutare se e come l’aria respirata influisce sulle performance e se si può associare lo stress all’inquinamento".

Per partecipare occorre essere residente a Milano, maggiorenne, con un titolo di studio uguale o superiore alla terza media e avere accesso a internet. Non sono adatti invece coloro che hanno diagnosi di dislessia o malattie neurodegenerative.

"Stiamo diffondendo questo progetto – sottolinea Anna Gerometta di Cittadini per l’aria –, noi che nel nostro piccolo già cerchiamo di analizzare il livello di smog con monitoraggi di singoli davanti casa. Questo studio è ancora più sofisticato".

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