Lorenzo Pagliari morto per malaria, la Procura apre un’inchiesta. La famiglia: "Distrutti, e il peggio arriverà"

I genitori del trentottenne tecnico della Ocrim che ha perso la vita dopo la trasferta in Camerun: "Nessuno ci ha detto che anche il collega era ammalato"

Lorenzo Pagliari

Lorenzo Pagliari

Cremona, 4 gennaio 2024 –  Il sindacato vuole che la morte di Lorenzo Pagliari, deceduto il 30 dicembre per malaria, sia da considerarsi incidente sul lavoro, mentre la procura apre un inchiesta sulle circostanze che hanno portato alla morte del 38enne tecnico della Ocrim di Cremona (azienda specializzata nella fornitura di impianti per la macinazione di cereali), dopo una trasferta un Camerun, dalla quale era tornato il 13 dicembre.

Intanto i genitori, Cristina e Amos Pagliari, ancora non si capacitano. "Non ci sembra vero – esordisce la madre – ma il giorno più brutto deve ancora arrivare: quando ci sarà la possibilità di salutare con tutta la collettività nostro figlio che è una stellina, come l’ho sempre chiamato da quando è nato. Adesso ci guarda dal cielo perché sicuramente è in Paradiso". "In Camerun – continua – circola una variante di malaria tra le più aggressive: quando gli esami hanno confermato la malattia era ormai troppo tardi e anche se l’avessero riconosciuta quando è stato ricoverato sarebbe stato comunque troppo tardi".

I genitori confermano: "Lorenzo non aveva effettuato la profilassi contro la malaria prima della partenza e quando si è ammalato, alla vigilia di Natale, abbiamo pensato a un’influenza perché nessuno ci ha avvertiti del ricovero per malaria di un collega di Lorenzo, rientrato con lui dal Camerun. Abbiamo chiamato in ditta (alla Ocrim, ndr ) e ci è stato detto che la vaccinazione non è obbligatoria, anche se caldamente consigliata perché in Camerun gira una delle malarie più aggressive. Quando gli esami eseguiti in ospedale il 30 dicembre hanno dato risultato positivo, ormai per Lorenzo era troppo tardi".

Anche il padre Amos conferma: "Nessuno ci ha detto niente in merito al ricovero del suo collega in ospedale per malaria. Il 26 è venuto il medico per visitarlo e ha detto che si trattava solo di un’influenza e che c’erano numerosi casi. Tutto è cominciato il giorno di Natale. Eravamo pronti per il pranzo con nonni e zie ma lui non ha potuto partecipare perché è stato male proprio quella mattina". In effetti è così, visto che al medico non è stato fatto presente il soggiorno in Camerun del giovane tecnico. Inoltre, dall’ospedale fanno sapere che il collega di Pagliari era stato ricoverato solo il 29 dicembre e per una forma malarica meno grave. "Possiamo ricordare Lorenzo per il suo sorriso e la sua grande disponibilità – conclude la mamma –. È entrato in ditta a 19 anni, era all’estero nove mesi l’anno e faceva il suo lavoro con scrupolo e coscienza e sempre con il sorriso".