MANUELA MARZIANI
Cronaca

Spunta affresco del Cinquecento. Opera della scuola cremonese era nascosta dal coro ligneo

Pavia, la scoperta durante i lavori di restauro dell’ex chiesa di San Marino. Per restaurarla mancano però i soldi

Pavia, la scoperta durante i lavori di restauro dell’ex chiesa di San Marino. Per restaurarla mancano però i soldi

Pavia, la scoperta durante i lavori di restauro dell’ex chiesa di San Marino. Per restaurarla mancano però i soldi

Il coro ligneo lo ha coperto probabilmente per secoli, ma ora quel “tesoro“ è riemerso. Lo ha custodito un altro “gioiellino“, la ex chiesa di San Marino dimenticata per diverso tempo, che ora grazie ai fondi del Pnrr, si sta restaurando. Proprio durante il restauro dell’ex chiesa di piazzetta San Marino è stato trovato un affresco della prima metà del XVI secolo, nascosto dietro il coro e ora in restauro ai Musei civici. Sono stati il Comune, la Soprintendenza e l’Università a riportare alla luce il lavoro forse eseguito durante tra il Cinque e il Seicento quando è stato modificato l’impianto dell’edificio religioso secondo la tradizione vuole fondato da re Astolfo tra il 749 e il 756 e, come spesso accade rimaneggiata poi ampiamente. Chiusa e abbandonata, l’ex chiesa ora ha accolto coloro che stanno lavorando al restauro giunto alle fasi finali. E proprio in quei lavori si è scoperta l’opera di considerevole qualità esecutiva e tratti stilistici che rimandano all’arte cremonese del primo Cinquecento. Ben conservata, raffigura due uomini armati sconvolti che impugnano le spade, spaventati guardano in alto verso una parte della scena che è andata perduta.

Le tonalità calde, il forte pathos espressivo e il vigore pittorico rimandano alla scuola pittorica cremonese del sedicesimo secolo. "È una scoperta significativa, che cade simbolicamente nell’anno delle celebrazioni per la battaglia di Pavia - sottolinea il sindaco Michele Lissia - e ci invita a continuare a far dialogare passato e futuro, rendendo accessibile il patrimonio nascosto della città". Università e Comune lavorano ora allo studio e alla valorizzazione dell’opera. Per ora ci sono le risorse per la messa in sicurezza dell’affresco, non ancora quelli per il restauro.