PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

Giovanni Sgroi, il medico – sindaco arrestato sceglie il silenzio: “Dobbiamo ancora studiare gli atti”

Rivolta d’Adda, ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale su quattro pazienti. Il difensore Chindamo: il mio assistito affronta il problema con grande dignità e compostezza

Un anno fa si era candidato alle elezioni europee, ma non era stato eletto

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Rivolta d’Adda (Cremona), 28 maggio 2025 –  “Il mio assistito si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del giudice”. Lo riferisce l’avvocato Domenico Chindamo che cura gli interessi di Giovanni Sgroi, medico ristretto agli arresti domiciliari dopo la denuncia di quattro sue pazienti che lo hanno accusato di abusi sessuali nonché sindaco del Comune di Rivolta d’Adda, sospeso dal prefetto di Cremona dopo l’arresto.

Ieri mattina alle 12.30 Sgroi accompagnato dall’avvocato si è recato a Milano presso il tribunale, convocato dal Gip Sara Cipolla.

“Come avevo detto lunedì – continua l’avvocato – ci siamo accordati per non rispondere. D’altro canto ho avuto metà degli atti solo lunedì pomeriggio e l’altra metà stamane. Troppo tardi. Il caso è delicato e va studiato bene”.

Giovanni Sgroi
Giovanni Sgroi

Giovanni Sgroi ha voluto una copia degli atti per poter studiare, con l’avvocato Chindamo la strategia difensiva. “Il mio assistito – riprende l’avvocato – resta agli arresti domiciliari. D’altro canto in questa sede non abbiamo avanzato alcuna richiesta. e non abbiamo ritenuto opportuno richiedere l’attenuazione della misura. Sarà fatto in altra sede, quando avremo visionato gli atti e potremo motivarla compitamente. Prima parlerò con lui e decideremo sull’opportunità di richiedere modifica. Presumibilmente andremo alla settimana prossima”.

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Giovanni Sgroi resta ai domiciliari dove non può ricevere visite e neppure telefonare. È in casa con la moglie che si è detta solidale con il marito, nel quale ripone la sua fiducia. Al momento nessuno può vederlo o parlargli, neppure la figlia che non vive in famiglia.

“Il mio assistito – dice ancora l’avvocato – affronta il problema con grande dignità e compostezza. La moglie è al suo fianco e crede in lui. Sono momenti difficili e le accuse sono molto pesanti. Studieremo gli atti e poi agiremo”.

Intanto nel borgo la gente resta ancora muta, anche se l’arresto del sindaco è un fatto inimmaginabile, mentre la vita politica procede con Marianna Patrini, la vicesindaco che continua il lavoro del sindaco sospeso, con la sensazione che questa situazione si prolungherà fino alle prossime elezioni che peraltro sono in programma nel 2026, quasi un anno in più della scadenza naturale per via del l’epidemia di Covid.