REDAZIONE CREMONA

Gli sconti sulle visite dopo le violenze sessuali: così Giovanni Sgroi congedava le sue vittime

Il medico e sindaco di Rivolta d’Adda, ai domiciliari con l’accusa di abusi su quattro pazienti, era solito chiedere alla segretaria di applicare alle sue prede un ribasso alla tariffa pattuita. Nell’iPhone trovati anche apprezzamenti sul fisico delle donne ricevute in ambulatorio

Giovanni Sgroi è sindaco di Rivolta d'Adda dal 2021

Giovanni Sgroi è sindaco di Rivolta d'Adda dal 2021

Rivolta d’Adda, 23 maggio 2025 – Giovanni Sgroi, sindaco sospeso dalla carica dal prefetto di Cremona,  teneva un diario degli abusi sul suo telefono cellulare. E alle presunte vittime chiedeva di applicare uno sconto dopo la visita, come se un’agevolazione economica potesse cancellare – o solo alleggerire – l’orrore di una violenza. 

Questi dettagli emergono dall’ordinanza di custodia cautelare che ha portato ai domiciliari il medico e sindaco di Rivolta d’Adda, accusato di violenza sessuale nei confronti di quattro pazienti, ricevute nell’ambulatorio in cui lo specialista esercitava privatamente dopo la pensione, all’interno di una struttura di Pozzuolo Martesana, nel Milanese.

I commenti

Nell’iPhone di Sgroi, sequestrato dai carabinieri nel corso dell’inchiesta, sono stati trovati fogli note in cui erano appuntati commenti sulle sue pazienti.  "Bellissima mora" "Bella bionda" "Bellissima" "Figlia bellissima" “Stupenda mora”. Queste alcune delle formule utilizzate dall’ex primario di Chirurgia 2 all’ospedale di Treviglio. Anche i numeri di telefono di alcune di loro sarebbero stati salvati con epiteti simili.

Quelli che a una prima vista potrebbero sembrare solo apprezzamenti pruriginosi e un po’ volgarotti, forse, erano tracce degli abusi commessi. Lo dimostrerebbero i racconti delle donne, sentite dagli investigatori nel corso degli accertamenti che hanno portato alla richiesta della misura cautelare. In questa sede hanno raccontato "di essersi sentite imbarazzate, a disagio, usate per il soddisfacimento di pulsioni sessuali del medico".

Le presunte vittime hanno riferito "di un iniziale approccio poco professionale del medico, che lungi dal metterle a proprio agio, senza alcuna confidenza giustificata da pregressi rapporti di conoscenza, rivolgeva loro, all'inizio della visita, domande sulla sfera personale, lavorativa, sentimentale – scrive la giudice Sara Cipolla nell'ordinanza di custodia cautelare – Inoltre, sono state sottoposte a pratiche e manovre risultate non coerenti con l'esame gastroenterologo e hanno riferito che il medico al termine della visita le aveva invitate a ricontattarlo per i controlli utilizzando il suo numero whatsapp".

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I racconti delle vittime sarebbero poi stati "riscontrati dalle dichiarazioni rese da persone informate sui fatti".

Le manovre anomale

L'ospedale di Treviglio, dove Giovanni Sgroi ha lavorato fino al termine del 2019
L'ospedale di Treviglio, dove Giovanni Sgroi ha lavorato fino al termine del 2019

Gli abusi, secondo gli inquirenti, sarebbero avvenuti nel corso di ecografie addominali, prima attraverso apprezzamenti e domande non pertinenti e poi passando a violenze camuffate per manovre mediche.

Nel riaccompagnare le pazienti fuori dalla stanza, secondo le testimonianze raccolte, Sgroi si sarebbe in più occasioni rivolto alla sua segretaria dicendo di "fare lo sconto" alle pazienti abusate (e ancora stordite o scioccate). "Del resto - si sarebbe giustificato con la segretaria, nel chiedere lo sconto - mi ha mostrato" le parti intime. In tutti i casi viene contestata anche l'aggravante dell'abuso di potere e della violazione dei doveri di un pubblico servizio.

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La prima denuncia dell'attuale indagine è stata fatta ai Carabinieri di Melzo (Milano) a inizio 2024. Ma già nel 2010 la Procura della Repubblica di Bergamo aveva sottoposto Sgroi ad indagini preliminari per ipotesi di reato analoghe, poi archiviate.

I messaggi

Spuntano nelle chat social fra il medico e le sue assistite anche messaggi espliciti, inviati alle donne dalle quali Sgroi avrebbe ottenuto il numero di telefono cellulare. "Vista la foto del tuo profilo gradirei che venissi così ai controlli", scriveva a una paziente nel 2022, invitandola poi a trovare una scusa per una “visita”, che in quel caso sarebbe stata gratuita.

Proprio per "la disinvoltura con la quale il dottor Sgroi contatta le sue pazienti dopo i fatti" – per la gip del tribunale di Milano, Sara Cipolla, che ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari – c'è il rischio che il medico-sindaco possa inquinare le prove, contattando "anche in ragione della posizione di potere di cui gode" le pazienti, per convincerle a ritirare le denunce.

Sospeso da sindaco

E' stato sospeso dalla carica di sindaco di Rivolta d'Adda Giovanni Sgroi, Il prefetto di Cremona, Antonio Giannelli, ha adottato nel pomeriggio il decreto di sospensione di diritto dalla relativa carica.