
L’équipe del Maggiore di Crema
Crema (Cremona), 7 maggio 2025 – Due protesi endovascolari made in Crema, cucite a misura di paziente hanno consentito di escludere aneurismi dell’aorta addominale, potenzialmente pericolosi per la vita, in una paziente over 80 e in un paziente over 60.
Si tratta di protesi aortiche customizzate, che per la prima volta hanno visto la luce nella sala operatoria del Maggiore di Crema. “Sono protesi personalizzate, realizzate per le specifiche esigenze di ogni persona – spiega il direttore della struttura complessa di Chirurgia vascolare Luca Boccalon –. Per forma, dimensione e caratteristiche vengono adattate in base all’anatomia e alla patologia da trattare”.
Le procedure chirurgiche attuate per via endovascolare hanno consentito di escludere l’aneurisma dal circolo, introducendo l’endoprotesi nell’aorta addominale tramite un catetere di rilascio.
“Nel primo caso questa soluzione ci ha consentito di procedere all’intervento chirurgico, operazione che, valutata anche l’età avanzata del paziente e il quadro clinico complessivo, non sarebbe stata possibile avvalendoci delle protesi standardizzate. Nel secondo caso, la protesi impiantata, personalizzata e fenestrata, ha permesso la buona riuscita di un’operazione complessa, consentendo di porre rimedio a una patologia che interessava anche le arterie viscerali”.
La struttura della protesi impiantata con fori all’interno dei quali vengono inseriti uno o più stent, ha consentito di preservare il flusso di sangue nelle arterie renali e viscerali, evitando l’ischemia degli organi. Il decorso clinico di entrambi i pazienti procede con successo. “Si tratta di un importante risultato raggiunto anche grazie al miglioramento della dotazione tecnologica grazie all’Associazione Popolare Crema per il territorio e il Banco Bpm. Il portatile per radioscopia che ci è stato di recente donato restituisce una qualità delle immagini ottimale anche in operazioni complesse come queste”. Gli interventi attuati nei giorni scorsi, sono stati possibili grazie a un consolidato approccio multidisciplinare, che vede una stretta sinergia tra chirurghi vascolari, radiologi interventisti e anestesisti. “Il successo di queste operazioni - conclude Boccalon – è un traguardo per tutto l’ospedale e attesta la capacità dei professionisti di lavorare in rete. Grazie a tutta l’équipe, in particolare ai direttori di Radiologia e Anestesia Angelo Spinazzola e Guido Merli”.