
In cerca di connessione
Como, 28 settembre 2018 - L'anno scorso da piazza San Rocco erano sparite le panchine e i servizi igienici, adesso è sparito anche il wi-fi libero. La ragione è sempre quella: scoraggiare i migranti che ormai hanno eletto la parte terminale di via Milano Alta a loro punto di ritrovo. A prendere la decisione il vicesindaco e assessore al Decoro, Alessandra Locatelli, che dopo aver raccolto le proteste di alcuni residenti, esasperati per la presenza dei migranti sotto le loro finestre fino a tarda ora, ha mandato i vigili a occuparsi del problema. Così dopo un paio di avvisi un locale della via che aveva il wi-fi libero, quindi accessibile a tutti migranti compresi, ha spento il segnale. I risultati sono stati immediati: i profughi per poter utilizzare i loro smartphone si sono spostati altrove, in piazza Martinelli ad esempio dove il segnale è gratuito e garantito dal wi-fi del Comune.
Anche qui però la pacchia potrebbe durate poco perché Palazzo Cernezzi sta pensando di introdurre dei limiti orari. «Una decisione assurda, soprattutto se presa in una città turistica come la nostra e nel 2018 - spiega Tommaso Legnani, segretario cittadino del Pd - Non sarà mica seria l’idea di spegnere il wi-fi, cioè il collegamento con il mondo, dopo una certa ora della sera, tipo coprifuoco, solo perché alcune persone, definite straniere, si trovano nello stesso punto per approfittare della linea gratuita? A meno che il wi-fi non serva a nessuno, neanche gli italiani, ma in tal caso lo spegniamo ovunque, è una decisione antistorica, retrograda». Secondo Legnani al contrario gli accessi wi-fi in città andrebbero aumentati. «Posso al limite capire il fastidio degli assembramenti sotto le finestre di casa – conclude - ma allora qui non mi si venga a parlare di stranieri, perché non c’è distinzione in presenza di un disturbo, paradossalmente la soluzione è proprio l’opposto di quel che ha deciso la Giunta: se ci fosse ovunque il wi fi gratis non ci sarebbero assembramenti».