ROBERTO CANALI
Cronaca

Vacanza gratis a Santo Domingo per 27 dipendenti, paga l’azienda. Il patron Castiglioni: “Io come Adriano Olivetti”

Viaggio premio ai Caraibi per i lavoratori della Tendaggi Paradiso, nel Comasco: “Chi lavora qui mi ha sempre ripagato”

I dipendenti della Tendaggi Paradiso in una vacanza aziendale

I dipendenti della Tendaggi Paradiso in una vacanza aziendale

Cassina Rizzardi (Como) – Ancora un giorno di lavoro e poi tutti i dipendenti della Tendaggi Paradiso in paradiso ci andranno per davvero, ospiti per una settimana dell’Hilton di Santo Domingo, nei Caraibi, tutto a spese dell’azienda. A guidare l’allegra brigata, che oltre ai 27 dipendenti conta anche mogli, mariti e compagni che si sono aggregati a spese loro, ci sarà il patron Ernesto Castiglioni, ospite graditissimo visto che è lui che stacca l’assegno per quasi tutti.

Allora domani mattina si parte, ha già preparato la valigia?

"No, quella la faccio all’ultimo minuto e poi per andare a Santo Domingo basta un bagaglio leggero: un paio di costumi, qualche maglietta e pantaloncini corti. All’Hilton ci sono già stato quattro volte, si ‘svacanza’ bene, ma stavolta sarà ancora più bello perché saremo una bella compagnia".

Non soffrirà di solitudine visto che l’accompagneranno tutti i suoi dipendenti, ma non finirete per parlare di lavoro?

"Assolutamente no, quello è tassativamente vietato, l’unica regola. Siamo lì per divertirci, faremo come abbiamo già fatto le altre volte, negli altri quattro viaggi dove siano andati tutti insieme (e tutti pagati da lui, ndr) in Olanda, Egitto, Libia e Thailandia. Solo in Egitto abbiamo trasgredito alla regola, ma per un’ora, si festeggiavano i 25 anni dell’azienda e c’erano dei premi da dare ai dipendenti".

Quando si dice che l’azienda è una grande famiglia…

"Per me è davvero così, da quando faccio il mestiere di imprenditore ho sempre cercato di ispirarmi a un signore che si chiamava Adriano Olivetti, da lui ho imparato che il benessere dei dipendenti è fondamentale per l’azienda. Ricordo che anni fa mi trovai a rispondere, in un incontro pubblico, se fosse più importante il lavoro o la famiglia? Per me il lavoro viene al primo posto perché senza quello anche la famiglia rischia di sfasciarsi. Ai nostri dipendenti in questi anni abbiamo offerto un luogo di lavoro sereno e la possibilità di costruire un futuro per loro stessi e le loro famiglie, loro mi hanno ripagato con la loro fiducia e il loro lavoro senza il quale non saremmo mai riusciti a ottenere i risultati che abbiamo ottenuto".

Sono stati proprio i suoi dipendenti, anzi le dipendenti visto che 23 sono donne, a rendere pubblica questa sua iniziativa. Come si è sentito?

"Ero sorpreso, non volevo che la vacanza aziendale diventasse di dominio pubblico, ho sempre pensato che, in fondo, era una cosa nostra, ma poi loro mi hanno fatto riflettere spiegandomi che le buone idee vanno fatte conoscere".

Quella a Santo Domingo sarà l’ultima vacanza con diversi suoi dipendenti considerato che alcuni di loro sono prossimi alla pensione. Chissà che fila di professionisti avrà per venire a lavorare da lei adesso che si è sparsa la voce che porta tutti in vacanza...

"I candidati non mancano, ma sono cambiati i giovani. Una volta ai colloqui chiedevano cosa dovevano fare, lo stipendio e se c’erano possibilità di carriera, adesso si preoccupano del tempo libero. Ci penseranno i miei ragazzi e le mie ragazze ad addestrarli, ormai in azienda mi ‘sopportano’ a 78 anni suonati, ma la soddisfazione più grande è sapere che sono in grado di andare avanti anche senza di me. Significa che in tutti questi anni ho seminato bene".