BEATRICE RASPA
Cronaca

Usura ed estorsioni. Arrestati due imprenditori

Blitz della Guardia di Finanza: in manette il 37enne albanese Ledio Lala ed Emanuele Barbini, 63 anni, di Gussago. I tassi arrivavano al 444 per cento.

Usura ed estorsioni. Arrestati due imprenditori

Usura ed estorsioni. Arrestati due imprenditori

In crisi di liquidità e sommerso dai debiti - circa 600mila euro - si fa prestare dei soldi da quelli che crede essere amici. Invece si trova nel tunnel dell’usura, delle minacce - anche di morte -, dello stillicidio degli incontri chiarificatori e delle promesse disattese. Da cui esce solo denunciando, e facendo arrestare i (presunti) aguzzini. E’ la storia di un imprenditore dell’alimentare e dell’edilizia, la cui denuncia - sporta nel febbraio scorso - è sfociata ieri nell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare per usura ed estorsione ad opera della Finanza. In manette sono finiti Ledio Lala, 37enne albanese di casa a Brescia ( ai domiciliari), e di Emanuele Barbini, 63 anni, di Gussago, sottoposto al divieto di avvicinamento alla persona offesa (con braccialetto elettronico).

Stando al pm Chiara Bonfadini i due, a loro volta imprenditori dell’edilizia,incensurati, avrebbero finanziato in più occasioni la vittima, amico trentennale di Barbini, perseguitata con una escalation minatoria per rientrare. "Entrambi hanno mostrato una continua pervicacia nel perseguire le somme usurarie pattuite e hanno continuato a pressare perché si adoperasse per trovare una soluzione, per quanto gravosa potesse essere" scrive il gip, Andrea Guerrerio. A fronte di un prestito di 18mila euro ne avrebbero pretesi 80mila, con un tasso del 444,44%. Stando alle indagini l’incubo per il malcapitato era iniziato già nel febbraio 2023, quando chiese a Lala - a presentarglielo, Barbini - 10mila euro ritrovandosi a doverne restituire 25mila. Non riuscendo a onorare il rosso, si sarebbe ritrovato in azienda il creditore, che per essere più efficace nelle proprie pretese di rientro l’avrebbe rinchiuso nel locale caldaie minacciando di lasciarlo là dietro notti intere. Sempre con l’acqua alla gola nel marzo seguente l’imprenditore chiese 18mila euro all’ex amico. Barbini però lo dirottò di nuovo su Lala, obbligandolo a saldare il debito balzato a 80mila euro con lui ("Se non lo fai ti spacco la faccia"). Impossibilitato a pagare, l’imprenditore sarebbe stato messo con le spalle al muro da Lala. Che per onorare il debito gli avrebbe offerto tre chance: lavorare per lui a vita (in nero, tenendo per sé mille euro), svuotare i conti dei parenti o spacciare droga.