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Uno studentato universitario nell’ex Politecnico

Lecco, ospiterà fino a 200 ragazzi e farà da calmiere per i prezzi delle locazioni

Uno studentato universitario nell’ex Politecnico

Uno studentato universitario nella sede dell’ex Politecnico. Ospiterà fino a 200 studenti e ricercatori che arrivano in città da tutto il mondo per frequentare il Polo territoriale di Lecco del Politecnico di Milano per frequentare corsi di laurea in Ingegneria e Architettura, master in Ingegneria civile per la mitigazione del rischio ambientale o in Tecnologie per l’innovazione in medicina riabilitativa e l’assistenza, oppure per svolgere attività accademica. L’obiettivo è offrire loro un posto economico, perché attualmente per una stanza spendono fino a 750 euro al mese, ma anche calmierare il mercato degli affitti brevi, già a rischio “bolla” per gli effetti del turismo.

La proposta è del sindaco Mauro Gattinoni, che ieri sera l’ha presentata in Consiglio comunale. "Candidare l’immobile di via Marco d’Oggiono 18, l’ex sede del Politecnico, a un bando nazionale indetto da Invimit, una società del Ministero dell’Economia e delle Finanze, per individuare strutture pubbliche da trasformare in studentati – spiega il primo cittadino di Lecco –. In città c’è un bisogno oggettivo di posti letto per i tanti studenti che, ogni anno, scelgono il polo lecchese del Politecnico di Milano. Ce lo dicono le statistiche, ce l’hanno detto gli stessi rappresentanti degli studenti e tutto il mondo universitario; ce lo dice anche il mercato, dove uno studente arriva a pagare anche 750 euro al mese per un posto letto in città". Sono cifre improponibili, che dimostrano l’urgente necessità di alloggi per studenti, come del resto è emerso in tutte le città universitarie tanto da portare alla protesta delle tende.

"Ci sarà, almeno in parte, anche un possibile effetto indiretto – aggiunge il sindaco -, quello di calmierare i costi degli affitti brevi in città. A Lecco abbiamo lavorato sodo negli ultimi decenni per insediare un polo universitario di eccellenza: anche attraverso la costituzione di un nuovo studentato, vogliamo migliorare la caratura di città universitaria, e lo faremo partendo dai bisogni del nostro patrimonio più prezioso: gli studenti".

Daniele De Salvo