ROBERTO CANALI
Cronaca

Università dell’Insubria. A ricercatori e docenti cinque milioni del Pnrr

Fondi per gli studi di interesse strategico destinati allo sviluppo del Paese. A fare la parte del leone i progetti di Medicina e Scienze ambientali.

Università dell’Insubria. A ricercatori e docenti cinque milioni del Pnrr
Università dell’Insubria. A ricercatori e docenti cinque milioni del Pnrr

Un tesoretto di cinque milioni e mezzo quello di cui beneficerà a breve l’Università dell’Insubria grazie ai fondi del Pnrr che finanzieranno alcuni progetti presentati nei giorni scorsi da professori e ricercatori. Si tratta di studi di interesse strategico per lo sviluppo del Paese e per questo premiati dal ministero dell’Università e della Ricerca.

Come comunicato dal rettore Angelo Tagliabue al Senato accademico, sono state rese note le graduatorie ministeriali relative ai bandi competitivi “Progetti di rilevante interesse nazionale Prin 2022“ e “Prin Pnrr“ per i quali l’Ateneo comasco e varesino ha ottenuto due finanziamenti, rispettivamente di 4 milioni e 745mila euro e di 880mila euro. "Un risultato ottenuto grazie alla vivace progettualità e per la qualità della ricerca dimostrata dal nostro personale docente – spiega soddisfatto il rettore Angelo Tagliabue – per l’efficiente supporto dato dall’Ufficio Ricerca e Innovazione alla partecipazione ai bandi".

I progetti vinti sono stati 67, un valore decuplicato rispetto a quanto ottenuto nel corso del 2020. La delegata per la Ricerca dell’Ateneo, professoressa Flavia Marinelli, segnala che circa il 37 per cento delle domande presentate ha avuto successo, con un 28 per cento sul totale dei casi che vedono il ricercatore Insubria come principale proponente.

Sono state premiate le ricerche condotte da tutti i dipartimenti anche se il 50 per cento dei fondi verrà destinato ai progetti di Medicina e Scienze Ambientali, il 29 per cento alle facoltà di Matematica, Fisica, Informatica e Ingegneria e infine il 20 per cento a Giurisprudenza, Economia e alla facoltà di Scienze sociali.

"Un riconoscimento che conferma la vivacità di tutte le componenti di ricerca dell’Ateneo – conclude la professoressa Flavia Marinelli – Almeno un progetto vinto su tre è stato presentato da un under 40 (ovvero il 31 per cento) e questa percentuale sale al 58 per cento quando si tratta di tematiche Pnrr. Questo è un dato molto interessante sia a favore della recente politica di reclutamento da parte dell’Ateneo sia delle misure messe in atto dalla Commissione Ricerca proprio con l’obiettivo finale e l’ambizione intellettuale di stimolare la progettualità dei giovani ricercatori".