MILLA PRANDELLI
Cronaca

Una preghiera per gli operai morti: "E ora aiutiamo le loro famiglie"

Le parrocchie dell’unità pastorale e la comunità musulmana unite nel ricordo delle vittime di Firenze

Una celebrazione per ricordare i quattro operai morti a Firenze, tutti legati alla comunità Palazzolese, domiciliati nella zona di via Sarioletto: un quartiere dove tanti stranieri trovano casa e dove tanti si incontrano alla macelleria Assalam, gestita dallo zio di uno dei ragazzi deceduti nel cantiere del supermercato.

La funzione si è svolta nella chiesa di Sacro Cuore, costruita dagli operai del quartiere delle Calci, che ha accolto la concelebrazione dell parrocchie dell’unità pastorale di Palazzolo, alla presenza anche di rappresentanze della comunità musulmana e del sindaco Gianmarco Cossandi, che sin dal primo momento ha espresso la vicinanza sua e dei suoi concittadini alle famiglie delle vittime, alcune molto conosciute perché da anni vivevano a Palazzolo.

A presiedere la funzione è stato don Gio Moretti ,con accanto altri sacerdoti dell’unità pastorale. Vicino al sindaco Cossandi, in prima file, erano seduti Taoufik El Mouloudi e Hicham Reddad, a rappresentare la comunità marocchina. Presente anche l’assessore Bruno Belotti.

Nel corso della commovente celebrazione funebre, il reverendo ha reso omaggio alle vittime del tragico incidente e ha lanciato un appello vibrante affinché tutti si uniscano nel sostegno alle famiglie colpite. Anche durante le messe serali domenicali, in tutte le chiese cittadine, sarà rinnovata la preghiera e avviata una raccolta di fondi a beneficio delle famiglie coinvolte.

Il sindaco Cossandi ha richiamato l’attenzione sull’essenziale tematica della sicurezza sul lavoro, ribadendo l’imperativo di adottare misure efficaci per prevenire simili tragedie. Ha altresì sottolineato l’importanza della solidarietà e dell’unità nella comunità di fronte a eventi così devastanti. Taoufik El Mouloudi ha declamato un versetto del Corano e ricordato don Paolo Vavassori, in ospedale da un anno, specificando di "rappresentare il profondo dolore che affligge la comunità magrebina nel nostro Paese: i nostri connazionali hanno perso la vita in un tragico incidente sul luogo di lavoro, un luogo che avrebbe dovuto garantire la sicurezza che purtroppo è mancata".