ROBERTO CANALI
Cronaca

Frontalieri, proroga del telelavoro: non c’è intesa sull’accordo

Como, la conclusione in “zona Cesarini” dell’iter sfuma. Ora una “pezza” retroattiva per evitare contenziosi

Andrea Puglia del sindacato elvetico

Como, 1 luglio 2023 –  Era attesa in zona Cesarini e invece arriverà fuori tempo massimo l’ulteriore proroga sul telelavoro dei frontalieri, scaduta ieri dopo essere stata prorogata già nel febbraio scorso con scadenza il 30 giugno. I 4 mesi sarebbero dovuti servire per raggiungere un’intesa definitiva sul modello dell’accordo raggiunto, sempre in tema di frontalieri, tra la Svizzera e la Francia, che prevede l’applicazione del telelavoro al 40% dell’orario di lavoro previsto dal contratto. Una sorta di ratifica dell’accordo sostanziale in vigore finora che prevede la possibilità per i lavoratori italiani, impiegati nelle aziende e negli studi del Canton Ticino, di lavorare da casa per due giorni la settimana. Sembrava tutto fatto, ma l’Italia non è la Francia e alla fine la nuova intesa non è arrivata e neppure la proroga, nonostante l’impegno preso dal deputato della Lega, Stefano Candiani, dopo aver sentito il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Se ne riparlerà nei prossimi giorni, anche se si tratterà di mettere una pezza a questo punto retroattiva, per evitare ad almeno 20mila frontalieri che utilizzano il telelavoro, su un totale di 86mila, di dover aprire un contenzioso con l’Agenzia delle Entrate.

«La norma del 40% è stata inserita in un articolo del disegno di legge che riguarda il nuovo accordo sulla tassazione dei frontalieri - spiega Andrea Puglia del sindacato elvetico Ocst -. Il Ddl è stato approvato a fine maggio, ma non ancora pubblicato e riporta il termine del 30 giugno. Sotto un profilo strettamente legale per rendere effettiva la proroga fino a fine anno l’articolo dovrebbe essere emendato, ma questo significherebbe riaprire l’intero provvedimento. La via più semplice è che l’Italia sottoscriva con la Svizzera un nuovo accordo amichevole prevedendo l’accordo sul 40% del telelavoro".