
L’auto con lo pneumatico bucato dopo essere stato centrato da due colpi di pistola esplosi dall’arma della Finanza
Dopo la convalida del suo arresto, quando ha chiesto un rinvio del processo per la concessione dei termini a difesa, il giudice lo ha mandato in carcere, dove rimarrà per almeno una decina di giorni. Abderrazak Elyazidi, marocchino di 22 anni, è finito in camera di sicurezza mercoledì sera, dopo un breve ma concitato inseguimento, durante il quale sono rimasti feriti due finanzieri che si erano avvicinati alla sua auto per un controllo: il primo con una prognosi di 30 giorni per una frattura alla mano, il collega con una contusione al ginocchio. Entrambi colpiti dall’auto in retromarcia, una Mg bianca a noleggio, guidata da Elyazidi. Davanti al giudice Valeria Costi, ieri mattina, non ha voluto dare spiegazioni né rispondere alle domande, e al momento continua a rimanere ignoto il motivo che lo ha spinto a scappare ferendo i due finanzieri della Compagnia di Menaggio, che per bloccarlo hanno esploso due colpi di pistola mirando alle gomme dell’auto.
Il primo tentativo di avvicinarlo era avvenuto verso le 18 a Sorico, sulla Regina al Ponte del Passo: ma Elyazidi, quando i due militari in borghese si sono qualificati, ha inserito la retro ed è scappato urtandoli. Subito sono state colpite le gomme dell’auto, in particolare quella anteriore sinistra, ma il ventiduenne non si è fermato: ha guidato a forte velocità sulla Regina, imboccando il ponte sul fiume Mera, fino al rondò dove la statale incrocia via Boschetto, a Fabbrichetta, sempre seguito dalla pattuglia, mentre ne venivano chiamate altre in supporto. Qui l’auto si è fermata, Elyazidi è sceso cercando di scappare a piedi verso il canneto, me è stato subito bloccato. Ieri mattina, difeso dall’avvocato Pietro Troiano, è finito a processo per direttissimo, accusato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni volontarie. Tornerà in aula tra dieci giorni, quando dovrà decidere se patteggiare, risarcire i due militari, o affrontare il dibattimento.
Pa.Pi.