L’allarme tarlo asiatico è scattato anche a Bergamo. A Treviolo e Curno, alle porte del capoluogo, è stato individuato un focolaio. Il temibile insetto proveniente dall’Indocina è arrivato nella Bergamasca molto probabilmente attraverso bancali e container in legno infetto, altamente nocivo per molte specie di latifoglie ornamentali, arboree e arbustive sia in ambito forestale che urbano. La notizia è stata diffusa da una notaI del Comune di Bergamo che spiega come "la lotta a questi parassiti prevede la sorveglianza e la distruzione per legge delle piante infestate".
Una volta individuato il focolaio c’è un protocollo da adottare. "Una volta rilevata la presenza – fa sapere l’Amministrazione comunale – si impone l’adozione di una serie di misure fitosanitarie obbligatorie, tra cui l’eradicazione, l’abbattimento delle altre piante sensibili fino a 100 metri da quella infestata, la definizione di un’area di sorveglianza (fino a 2 chilometri dal focolaio) dove eseguire controlli puntuali". La presenza certa di un focolaio nei due comuni di Treviolo e Curno confinanti con la città, ha richiesto la definizione da parte dell’autorità regionale di un’area di sorveglianza. I confini comprendono parte dei seguenti quartieri: Villaggio degli Sposi; Grumello; Longuelo; Loreto; San Paolo; San Tomaso; Colognola. l Comune fa sapere che " a partire dalla prossima settimana, i tecnici Ersaf eseguiranno i controlli sul verde pubblico necessari a verificare che il tarlo asiatico non abbia raggiunto la nostra città".