Como – Tutti sbagliano , anche il Comune di Como che in questi giorni ha spedito ai residenti in città 45mila bollettini per il pagamento della Tari che però risultano sbagliati. Anziché la data del 30 settembre per il pagamento della prima rata è stato indicato il 30 novembre, termine per il saldo della seconda data. "Le scadenze, le medesime degli anni precedenti, sono quelle indicate nella lettera inviata e nei moduli PagoPa allegati alla stessa - spiega Palazzo Cernezzi in una nota - Il 30 settembre per la prima rata e il 30 novembre per la seconda o in alternativa il 31 ottobre per chi deviderà di pagare in un’unica soluzione. Per mero errore materiale nella tabella riepilogativa relativa al dettaglio delle scadenze delle rate, in calce alla comunicazione, è riportata per entrambe le rate la scadenza del 30 novembre 2024: si prega di fare riferimento esclusivamente alle diverse scadenze evidenziate e indicate nei bollettini di pagamento".
L’errore non è sfuggito all’opposizione che ha colto l’occasione per “bacchettare“ il sindaco Alessandro Rapinese. "Anche Superman può sbagliare - ironizzano i consiglieri del Partito democratico Patrizia Lissi, Stefano Fanetti, Eleonora Galli e Stefano Legnani - Un errore che può capitare, considerato anche il fatto che l’ufficio lavora sotto organico, pertanto teniamo a esprimere il nostro sostegno ai dipendenti. Ci auguriamo che la data sbagliata non crei confusione nei cittadini, portando a ritardi nei pagamenti. Alla luce della svista, tuttavia, si potrebbe venire loro incontro e valutare di non sanzionare chi pagherà entrambe le rate, e quindi anche la prima, entro il 30 novembre. Intanto, un messaggio di scuse dal sindaco per il disguido delle bollette, in questo caso, sarebbe doveroso".