
Sono stati censiti 25, 30 esemplari
Como, 12 marzo 2015 - Non c'è niente da fare da fare, in Svizzera il lupo rimane sempre quello delle favole: brutto e soprattutto cattivo e feroce, un vero pericolo contro il quale è lecito anche sparare a pallettoni. Così mentre in Italia il lupo è un animale protetto nella vicina Confederazione Elvetica il Consiglio degli Stati prima e adesso anche il Consiglio Nazionale si sono espressi a favore di una nuova legge, che dovrebbe entrare in vigore nel giugno prossimo, in cui è consentito l’abbattimento selettivo anche di questi predatori. «Non vogliamo una Svizzera senza lupi – spiega Silvia Semadeni, del Partito Socialista Svizzero - ma nemmeno un Paese che non regoli la popolazione di questi canidi in aumento».
Oggi in tutta la Confederazione sono censiti dai 25 ai 30 esemplari, diffusi soprattutto in Canton Ticino e Canton Grigioni visto che il lupo svizzero, secondo gli esperti, altro non è che il lupo italiano che reintrodotto una decina di anni fa sugli Appennini, è risalito al Nord. Recentemente tra i cantoni dei Grigioni e San Gallo sono stati osservati branchi con tanto di cuccioli. Quest’ultimi abbandonano il branco dopo uno o due anni rendendosi autonomi e formando poi, con altri compagni, un nuovo branco in grado di spostarsi su un territorio di caccia che spesso supera i 100 chilometri quadrati.
L'avvicinamento di alcuni esemplari, specie giovani, ai villaggi ha risvegliato paure soprattutto negli allevatori, che spesso non riescono a fronteggiare l’assalto dei predatori con il solo aiuto dei propri cani. Solo il mese scorso in Val Resa sono state sbranate tre pecore. Il lupo è ricomparso nel Canton Ticino nel 2001 e in 14 anni sono stati 12 (11 maschi e una femmina) gli esemplari avvistati. Negli ultimi anni sono stati abbattuti oltre una decina di lupi sul territorio elvetico, una vera e propria eccezione nel cuore dell’Unione Europea dove al contrario il lupo è considerato un animale da proteggere, visto che rischia l’estinzione. Anche la legge elvetica prevede la tutela di questo predatore, che però può essere abbattuto ogni volta si dimostra particolarmente aggressivo nei confronti dell’uomo o degli animali d’allevamento. Dal prossimo 1° giugno addirittura, grazie alla modifica della normativa, in tutta Svizzera si potrebbero uccidere i lupi nel caso in cui i branchi dovessero aggirarsi nei pressi di centri abitati e mostrare scarso timore nei confronti dell’uomo. Sono attese migrazioni di questa specie nel nostro Paese dove, almeno ufficialmente, il rischio di prendersi una fucilata non c’è ancora.