Pietro Castagna (fratello di Raffaella e zio del piccolo Youssef) lei parla di “sollievo” dopo l’inammissibilità dell’istanza di revisione della sentenza sulla strage di Erba per la quale sono stati condannati all’ergastolo Olindo Romano e Rosa Bazzi. "É un peso che se ne va, non posso dire di essere felice, semplicemente mi aspettavo che andasse così. Per me e per mio fratello Giuseppe i Romano sono colpevoli e per noi era un caso chiuso".
Dopo questa ulteriore conferma da parte della Corte d’appello di Brescia cosa ha pensato?
"Che è arrivato il momento in cui tutti devono chiedere scusa, a me, a mio fratello Beppe, alle nostre famiglie, a mio padre, a mia madre, ai Frigerio, a tutte le vittime di questa storia, anche se non ci sono più".
Invece Azouz Marzouk, marito di sua sorella Raffaella e padre di suo nipote, a chi gli ha chiesto se chiederà scusa a tutti voi ha risposto: “I Castagna? Chi sono, non li conosco”.
"Certo la mia famiglia è sempre stata molto lontana da lui, siamo sempre stati molto distanti umanamente, molto diversi, pensi che da quando è morta nostra sorella e nostro nipote non lo abbiamo mai più sentito. E saranno più di quindici anni che non ci vediamo. Mai un pensiero ha avuto per nostra sorella e per il bambino. Quindi sì, Azouz chi? Anche noi non lo conosciamo".
Lei a caldo ha parlato, appunto di “sollievo” dopo la sentenza, però – pare – non è ancora finita perché l’avvocato di Olindo e Rosa, Fabio Schembri ha annunciato che farà ricorso in Cassazione dicendo che nella sentenza di inammissibilità c’è un profilo di illegittimità.
"Per me l’avvocato Schembri a questo punto dovrebbe cambiare lavoro, perché se ritiene che i coniugi Romano siano innocenti e non è riuscito a dimostrarlo, fosse onesto farebbe un passo indietro e lascerebbe il caso a qualcuno che, prove alla mano, riesce a dimostrare l’innocenza di Olindo e Rosa"
Invece c’è un accanimento fosse anche solo in punta di diritto, perché il legale sostiene che se sono fissate le udienze e si arriva a una sentenza vanno sentiti i testimoni, cosa che non è stata fatta. E intende far valere questo vizio.
"L’accanimento dei legali non è certo fatto per motivi filantropici"
E per quale motivi secondo lei?
"Preferisco non dirlo. Facciano ricorso in Cassazione, ma noi abbiamo voltato pagina".