Stelvio aperto sempre Comunità montana cauta: "Servirebbe uno studio"

Visti i cambiamenti climatici e la proposta del direttore degli impianti Sifas. Il presidente dell’ente: a livello di sicurezza stradale una sfida non da poco. .

Stelvio aperto sempre  Comunità montana cauta:  "Servirebbe uno studio"

Stelvio aperto sempre Comunità montana cauta: "Servirebbe uno studio"

di Fulvio D’Eri

L’apertura dello Stelvio tutto l’anno e soprattutto l’apertura annuale del passo dell’Umbrail è un’affascinante ipotesi lanciata a mo’ di proposta o di "provocazione" dal direttore della società impianti Sifas Umberto Capitani. E subito il dibattito è impazzato negli ambienti dell’Alta Valle, perché l’ipotesi dell’apertura dello Stelvio tutto l’anno è stata sempre qualcosa in più di una semplice suggestione e l’apertura dell’Umbrail, seppure con le attenzioni del caso, rappresenterebbe un ideale ponte e uno sbocco verso l’Europa per tutta la Valtellina ma anche per la Lombardia.

I cambiamenti climatici in atto sono sempre più evidenti (anche se solo tre anni fa in Alta Valle, ma anche su tutto l’arco alpino, di neve ce ne è stata parecchia come non se ne vedeva da anni) e la scorsa estate, in agosto, i responsabili della Sifas hanno dovuto chiudere le piste da sci del passo dello Stelvio per alcuni giorni perché le alte temperature e uno zero termico sopra i 5.000 metri non permettevano di garantire la sicurezza degli sciatori. Se continua come gli ultimi due anni però qualche considerazione va fatta in merito ad un’apertura maggiore dello Stelvio (magari anticipandola a aprile o maggio). Abbiamo chiesto un parere al presidente della Comunità montana Alta Valtellina Francesco Cossi. "Ho letto anche io le dichiarazioni di Umberto Capitani relative alla possibile apertura dello Stelvio e dell’Umbrail in particolare per tutto l’anno – dice a titolo personale Francesco Cossi – e devo dire che l’argomento è complesso ma meriterebbe sicuramente degli approfondimenti. Sono tanti gli aspetti da considerare: uno ambientale che spetta al Parco dello Stelvio e uno viabilistico che spetta all’Anas. A livello di sicurezza, poi, sarebbe una sfida non da poco in quella zona per mettere in sicurezza la strada e il pendio nevoso. In generale credo che questa questione dello Stelvio meriti uno studio approfondito per valutare i pro e i contro di un’eventuale proposta di apertura annuale o più ampia della strada e del Passo. Ed eventualmente studiarne la fattibilità… Ma l’argomento è caldo e sarà sicuramente un tema di dialogo e discussione con altri attori tra i quali il sindaco bormino Silvia Cavazzi".