Montano Lucino (Como) – Diventando sua amica, invitandola a casa e condividendo con lei le giornate, dopo averla conosciuta al parco, le avrebbe sottratto più di 80mila euro. Soldi che otteneva nei modi più svariati: facendo firmare assegni in bianco, introducendosi di nascosto a casa sua, prelevandoli da un conto corrente su cui versava la pensione la vittima, una donna di 79 anni, da sempre affetta da un «disturbo schizo-affettivo», come ha stabilito il consulente della Procura di Como.
Fatti contestati fino al dicembre 2021, per i quali ora è finita davanti al Gup di Como Vincenza Arresta, 58 anni di Montano Lucino. Il processo, nel quale è accusata di circonvenzione di incapace, furto in abitazione e utilizzo indebito di strumenti di pagamento, è stato rinviato a settembre, in accoglimento di alcuni accertamenti chiesti dalla difesa. A far partire le indagini, condotte dai carabinieri di Lurate Caccivio e coordinate dal sostituto procuratore Antonia Pavan, è stata una segnalazione della banca, relativa all’apertura del conto corrente su cui la pensionata sarebbe stata spinta ad accreditate la pensione di 1300 euro al mese, e altri risparmi.
L’imputata, venuta in possesso della carte di credito della vittima, avrebbe poi prelevato tutto il denaro, utilizzato per saldare i conti in una sala slot in cui abitualmente giocava: la contestazione parla di 125 prelievi per un totale di 70mila euro. A questi si aggiungerebbero quasi 7000 euro di assegni in bianco, fatti firmare alla donna per presunti lavori di ristrutturazione, e il furto di monili in oro prelevati dalla sua abitazione, dopo averle sottratto le chiavi lasciandola a casa dell’imputata a guardare la televisione, e rivenduti per 3000 euro in un compro oro. Dopo l’apertura dell’indagine, la Procura di Como ha nominato un amministratore di sostegno alla pensionata.