Como, 14 settembre 2024 – Maxi sequestro di prodotti di cancelleria e cosmetici potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori poiché sprovvisti delle caratteristiche imposte dalla legge e garantite dagli appositi marchi Ue.
Nell'ambito di un piano di rafforzamento del dispositivo di contrasto ai fenomeni di illegalità economico-finanziaria e di una serie di controlli volti a verificare la conformità e sicurezza dei prodotti posti in vendita dagli esercizi commerciali della provincia, questa settimana, i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Como hanno sottoposto a sequestro 30.984 articoli (29.526 prodotti di cancelleria e 1.458 prodotti cosmetici) in due negozi del capoluogo.
La merce risultava priva delle indicazioni minime richieste dalla legge e potenzialmente pericolosa per la salute dei consumatori. I prodotti destinati al consumatore, commercializzati sul territorio italiano, devono infatti riportare obbligatoriamente, in lingua italiana sull'etichetta, sul prodotto, sulla confezione o sul foglio informativo, le indicazioni relative: alla denominazione legale o merceologica del prodotto; al nome/ragione sociale/marchio e sede legale del produttore o di un importatore stabilito nell'Unione europea; all'eventuale presenza di materiali o sostanze che possono arrecare danno all'uomo, alle cose, all'ambiente; ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione ove possano essere determinati per la qualita' e le caratteristiche merceologiche del prodotto; alle istruzioni, e alle eventuali precauzioni e destinazione d'uso, se utili ai fini della fruizione e sicurezza del prodotto.
Al termine delle attività, il rappresentante legale dell'impresa venditrice dei prodotti da cancelleria è stato segnalato alla Camera di Commercio di Como-Lecco per la vendita dei prodotti non conformi, per violazione degli obblighi di informazione del consumatore e di etichettatura dei prodotti, il secondo rappresentante per i prodotti cosmetici e stato segnalato all’A.T.S. Insubria in quanto i prodotti erano privi delle informazioni minime obbligatorie per l’informazione del consumatore (D.Lgs. 204/2015 – Reg. CE nr. 1223/2009). Per il primo, l’irregolarità comporterà una sanzione amministrativa compresa da 516 a 25.823 euro, mentre per il secondo una sanzione amministrativa compresa da 500 a 4.000 euro.