
In moto sulle vetta del Palanzone
Faggeto Lario (Como), 4 maggio 2019 - I sentieri panoramici più belli della dorsale del Triangolo Lariano trasformati in piste da motocross, anche al primo maggio: con pericoli per gli escursionisti con famiglia e bambini che affollavano i percorsi. È successo ancora mercoledì scorso ma questa volta a suscitare indignazione è il fatto che alcuni motociclisti si sono inerpicati, senza dimostrare nemmeno un particolare talento, visto che più di una volta si sono impiantati rischiando di finire giù dalle rive, fin sulla vetta del monte Palanzone a oltre 1400 metri, fra gli sguardi sconcertati di chi si trovava lì in quel momento. «Ma c’è qualcuno che controlla?», è la domanda che in molti si sono fatti. È sempre successo che appassionati di motocross si infilassero su per i sentieri che dall’Alpe del Vicerè o dal versante settentrionale, da Faggeto a Palanzo, portano in quota, soprattutto durante la settimana, quando gli escursionisti sono pochi. Ma ultimamente il fenomeno sembra aver preso sempre più piede fra i giovanissimi crossisti che, sprezzanti di ogni regola, sfrecciano fra i camminatori della domenica.
Era successo anche qualche settimana fa, con una carovana di una decina di crossisti avvistati lungo il sentiero che sale dall’Alpe del Vicerè fino alla Capanna Mara in pieno pomeriggio, di domenica. In quell’occasione non erano mancate le discussioni ed erano volate parole grosse fra escursionisti infastiditi e motociclisti. Inoltre, come successo al primo maggio, lungo i sentieri più ripidi, come quello che porta in vetta al Palanzone, sono evidenti i segni lasciati dalle moto con le gomme tassellate che “mangiano” un sentiero già di per sé piuttosto rovinato. «Sappiamo che queste cattive abitutini si stanno purtroppo moltiplicando - commenta il presidente della Comunità Montana del Triangolo Lariano Patrizia Mazza -. Le guardie ecologiche volontarie, che sono pubblici ufficiali a tutti gli effetti, si occupano dei controlli, possono fare le multe, ma non è semplice anche perché questi ragazzi girano con moto senza targa. Domenica le guardie erano nella zona della Colma e hanno controllato diversi sentieri ma non si sono imbattuti in motocrossisti che evidentemente hanno preferito altri percorsi».