
Trenta associazioni ambientaliste sono contrarie al progetto
Bellagio, 8 febbraio 2025 – Continua a far discutere il progetto di rilancio turistico del monte San Primo, contestato da più di una trentina di associazioni ambientaliste di Como e Lecco. A preoccupare sono soprattutto gli interventi previsti per gli impianti sciistici e l’innevamento artificiale, oltre alla realizzazione di nuovi parcheggi.
“Nonostante le rassicurazioni di Comunità montana e Comune ci sarà eccome consumo di suolo - interviene Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi“ - Solo per la realizzazione del nuovo mega parcheggio da 100 posti auto, verrà deturpata una vasta area boschiva, con conseguente taglio di alberi e un consistente riporto di terra artificiale per livellare le forti pendenze.
Il nuovo parcheggio coprirà un’area di oltre 2mila metri, una superficie simile a quella del parcheggio esistente al Ghisallo. Nel progetto del San Primo sono poi previsti altri parcheggi per ulteriori 60 posti, che altrettanto comporteranno sbancamenti e taglio di alberi di pregio”.
Altri sbancamenti sono in programma per realizzare le piste da sci. “Per creare le pendenze della Baby Pianone, Baby Park e della pista del Borgo si dovrà operare anche sui pascoli centenari, rimuovendo il manto erboso, intervenendo con scavi. Trasformando terreni naturali in luna park”.
Il Gruppo Naturalistico della Brianza invita la Cm del Triangolo Lariano a riparare la stazione meteorologica dell’Alpe di Borgo, guasta dal 2008. “Una stazione meteo può raccogliere dati a scopo di ricerca - spiega il presidente Roberto Cerati - E aiuterebbe a valutare la sostenibilità degli impianti sciistici”. Contrario anche il Cai che difende flora e fauna.