Roberto Canali
Cronaca

Senza neve, piovono i milioni: Bellagio approva il progetto per sciare al San Primo

Il Comune e la Comunità montana danno il via libera. Maxi-finanziamento dalla Regione. L’idea è fortemente contestata da decine di associazioni che si sono mobilitate negli ultimi anni

Gli impianti sciistici del Monte San Primo

Gli impianti sciistici del Monte San Primo

Bellagio (Como), 26 gennaio 2025 – La cosa singolare è che tutti si battono per salvare il monte San Primo: il comune di Bellagio e la Comunità Montana del Triangolo Lariano che hanno approvato un progetto preliminare di riqualificazione e tutela ambientale che prevede, tra l’altro, di tornare a sciare dove ormai non nevica quasi più e dall’altro 35 associazioni ambientaliste che negli ultimi anni si sono spese, con proteste e raccolte e di firme, per fermare il progetto, di riportare lo sci su piste abbondantemente al di sotto dei duemila metri di quota. In ballo ci sono 5,3 milioni di euro di finanziamenti la parte più cospicua dei quali, ben 5 milioni di euro, concessi da Regione e Ministero dell’Interno. «Contro questo intervento è stata orchestrata una incredibile campagna d’odio - lamentano il sindaco di Bellagio Angelo Barindelli e il presidente della Comunità Montana Danilo Bianchi - Non vi è alcuna intenzione di cementificare o creare nuovi impianti, non verrà costruito un centimetro in più dell’esistente e al contrario sono previsti interventi per salvare il San Primo dall’attuale situazione di abbandono e di incuria, dal pericolo degli incendi e dal parcheggio selvaggio. Saranno anche rimossi tralicci e piloni delle piste Terrabiotta, Forcella e Baby, si sistemeranno i sentieri e si puliranno i boschi, si potenzieranno l’acquedotto e le linee elettriche, che saranno interrate». In particolare il progetto prevede 2 milioni euro per la messa in sicurezza dell’ex Colonia Bonomelli, un milione per la riqualificazione dell’Alpe del Borgo, un milione di euro per realizzare un invaso a servizio dell’antincendio ai piedi del Pianone e un milione per risistemare la pista baby nel canalone, servita da un tapis roulant e cannoni da neve, dopo aver dismesso il 90% degli impianti esistenti. Tutti d’accordo? Neppure per sogno, il progetto appena approvato oltre alle ire degli ambientalisti ha suscitato le proteste anche del Pd. “Un intervento assurdo - liquida l’iniziativa la segretaria del Pd comasco, Carla Gaiani - I 3 milioni di euro stanziati a livello statale dal Ministero dell’Interno con l’avallo di tutte le forze politiche in Parlamento, riguardano specificatamente la «riqualificazione del compendio Monte San Primo» e non certo la costruzione dell’assurdo impianto di innevamento, con annesso bacino di accumulo e contenimento dell’acqua”.