PAOLA PIOPPI
Cronaca

Rivolta dietro le sbarre. Nove sono sotto accusa

Como, momenti di violenza nel carcere Bassone: chiusa l’indagine. I detenuti appiccarono un incendio. Feriti alcuni agenti della penitenziaria.

L’ingresso della Casa circondariale del Bassone

L’ingresso della Casa circondariale del Bassone

L’intervento della polizia penitenziaria in una cella della 1° sezione del Bassone, per salvare un detenuto da un apparente tentativo di suicidio, il 3 dicembre 2023, era degenerata in un’aggressione agli agenti, seguito da un incendio appiccato dagli stessi detenuti. Un momento che era stato gestito a fatica dagli agenti di polizia penitenziaria, intervenuti in massa, per il quale ora il sostituto procuratore di Como Giuseppe Rose, accusa nove detenuti di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato seguito da incendio, lesioni aggravate. Sono 4 marocchini – Hamza Herras, 36 anni, Hamza Ben Chaoui, 24 anni, Anass Ariff e Youssef Nouzari, entrambi 25 anni - 3 tunisini - Mohamed Mnasri, 31 anni, Mohamed Seifeddine Saidi, 21 anni e Amir Safsafi, 31 anni - un egiziano, Mohamed Reda Gouda Attia, 28 anni e un italiano, Alessandro La Vecchia, 29 anni di Mariano Comense. Quando gli agenti erano entrati in sezione, erano stati aggrediti e spintonati, minacciati con lamette, specchi, manici di scopa, gambe dei tavoli e una stampella. Ben Chaoui aveva iniziato a spaccare le plafoniere dei neon, i citofoni e la telecamera di videosorveglianza, mentre Herraz minacciava di far esplodere una bomboletta di gas, trasformandola in un lanciafiamme. Arif aveva cercato di bloccare l’ingresso degli agenti inserendo pezzi di legno nella serratura, ma quando erano comunque entrati, si erano trovati colpiti da una moltitudine di oggetti, frutta e bombolette di gas, e minacciati con frasi del tipo "se entrate vi ammazziamo", mentre venivano aizzati gli altri detenuti gridando "Allah Akbar". Herraz, Ben Chaoui, Ariff, Mnasri, Saidi e Safsafi sono inoltre accusati di aver innescato un incendio il cui fumo aveva reso l’aria del reparto irrespirabile, costringendo a evacuare gli altri detenuti, mentre diversi genti intervenuti rimanevano intossicati. Gli otto stranieri sono infine accusati di lesioni nei confronti di 15 agenti di polizia penitenziaria intervenuti. Difesi dagli avvocati Massimiliano Iantorno, Luca Carignola, Giuseppe Capobianco ed Eleonora Colombo, hanno ricevuto la formalizzazione dell’accusa. Paola Pioppi