REDAZIONE COMO

Rientra a casa il corpo di Marco Bonanomi: caso chiuso

Il cadavere del 34enne fu ritrovato 6 mesi fa in avanzato stato di decomposizione sulla spiaggia di Pontal in Brasile

MONTEVECCHIA (Lecco)

Marco è tornato a casa. A distanza di più di sei mesi dalla sua morte, l’altro giorno è stato rimpatriato il feretro di Marco Bonanomi, il 34enne di Montevecchia che a inizio febbraio è stato trovato morto in una buca nella sabbia della spiaggia di Praia Balneário Grajaú a Pontal do Paraná, cittadina costiera del Brasile del Sud. Ieri pomeriggio nella chiesa parrocchiale del paese da cui era partito prima di Natale per raggiungere la sua fidanzata carioca avrebbe dovuto svolgersi già anche il funerale. "Abbiamo dovuto rimandarlo per alcuni problemi burocratici", spiegano però i familiari. L’ultimo saluto del giovane di Montevecchia è così slittato a domani mattina, venerdì alle 10.30, sempre nella prepositurale di Montevecchia. Secondo gli investigatori Marco sarebbe morto per cause naturali, probabilmente per un malore, non si esclude magari scatenato dall’abuso di qualche sostanza. Nonostante i dubbi sollevati da più parti l’ipotesi dell’omicidio per una rapina finita male o un’aggressione sembra sia stata escluda dagli inquirenti del posto, che altrimenti non avrebbe autorizzato il rimpatrio della salma e la restituzione del cadavere a mamma Giovanna, papà Giovanni e la sorella Silvia che abitano a Merate.

Il corpo di Marco, che mancava all’appello da almeno una settimana, è stato ritrovato il 5 febbraio scorso sul litorale da un operaio della società locale delle fognature: era in avanzato stato di decomposizione e irriconoscibile, tranne che per un tatuaggio e i vestiti. Non c’erano più né il borsellino con i documenti, né il telefonino che probabilmente è stato rubato perché ha continuato a squillare per molti giorni. D.D.S.