Villa Olmo: ok al restauro con i soldi del Pnrr. Cosa prevede l’intervento

I cantieri dovranno concludersi entro la primavera del 2026: è già corsa contro il tempo

Interni di Villa Olmo (Archivio)

Interni di Villa Olmo (Archivio)

Como – Non si è ancora spento l’eco delle parole pronunciate dal sindaco contro Fondazione Cariplo, "colpevole" di aver revocato un contributo di 1,6 milioni di euro concesso 9 anni fa e mai speso per il recupero di Villa Olmo, che l’amministrazione è tornata a deliberare sul futuro del suo bene più prezioso. È infatti arrivato il via libera alla gara per l’appalto integrato dell’imponente villa neoclassica costruita tra il 1780 e il 1797 dall’architetto Simone Cantoni.

Operazione restauro

In programma c’è il restauro del corpo centrale della villa, l’abbattimento delle barriere architettoniche e la sistemazione del ristorante e della caffetteria, chiusi ormai da anni e che andranno completamente ripensati per adeguarli alle nuove normative sulla sicurezza. Dopo lo smacco di Fondazione Cariplo il Comune non intende lasciarsi sfuggire i fondi del Pnrr, un tesoretto da oltre 8 milioni di euro. Dei dieci progetti per i quali il Comune di Como ha ricevuto i finanziamenti del Pnrr, per un totale di oltre 15 milioni di euro il contributo più importante è stato assegnato al restauro e la riqualificazione delle strutture di Villa Olmo.

I fondi e gli interventi

Si tratta di otto milioni e 831mila euro, che finanziano cinque interventi: il miglioramento dell’accessibilità con la creazione di percorsi nella zona vasche e l’ex-depuratore, il parco e orto botanico di via Cantoni, il restauro conservativo, la riqualificazione e abbattimento delle barriere architettoniche. Completano l’intervento la sistemazione del Casino sud che negli ultimi decenni era diventato l’alloggio del custode e adesso sarà destinato all’accoglienza dei visitatori del compendio e ospiterà anche un bookshop e i servizi igienici.

Una volta tanto il problema non sono i soldi, ma i tempi. Per legge infatti tutti i lavori finanziati con i fondi del Pnrr, quindi anche la messa in sicurezza dell’asilo nido di via Longhena e la realizzazione di un nuovo polo dell’infanzia, che costerà oltre 3 milioni di euro, il progetto di ampliamento e ristrutturazione del campo Coni di via Longoni, per altri 2,5 milioni di euro, dovranno concludersi entro la primavera del 2026. Sembra un’eternità, ma per come vanno i cantieri in Italia e a Como è già domani.