Radon killer dei polmoni, tanti i casi di tumore

In Lombardia, il radon, gas radioattivo presente nel suolo, è responsabile di 877 casi di tumore polmonare all'anno. Concentrazioni elevate nelle case, soprattutto in alcune province montane, richiedono monitoraggio e interventi preventivi.

Radon killer dei polmoni, tanti i casi di tumore

Radon killer dei polmoni, tanti i casi di tumore

Un nemico invisibile poco percepito e molto sottovalutato, eppure si stima che ogni anno, in Lombardia, ben 877 casi di tumore polmonare siano attribuibili all’esposizione al radon. L’incidenza sul totale di tumori al polmone è la più alta in Italia colLazio. Gas nobile radioattivo, si forma in modo naturale dalla disintegrazione dell’uranio che si trova ovunque nel suolo e che negli ambienti chiusi può raggiungere livelli elevati. Se non c’è una corretta aerazione, il radon si accumula e, agganciandosi al pulviscolo, viene inspirato, arrivando ai polmoni. Come spiega il Ministero della Salute "applicando i risultati di studi europei, è stimato che in Italia il 10% circa dei casi di tumore al polmone, cioè circa 3300 casi annui su oltre 30000, sono attribuibili al radon, la maggior parte si ritiene che avvenga tra fumatori ed ex a causa dell’effetto sinergico tra radon e fumo di sigaretta". Questa percentuale varia di regione in regione, a seconda delle concentrazioni: per la Lombardia, sale al 15%. Su 5755 casi di tumore al polmone all’anno, si stima che 877 siano legati all’esposizione al radon. Ciò è legato alle concentrazioni rilevate nelle case che in Lombardia raggiungono livelli tra i più elevati, di oltre 100 Bq/m3. In particolare, sono 90 i Comuni classificati in area prioritaria a livello regionale, per 195mila persone, secondo la mappatura di Arpa. Tra le province, Brescia è quella con il maggior numero di abitanti coinvolti, oltre 60mila, seguita da Sondrio con poco più di 53mila. Sono le fasce montane di queste 2 province e di quella di Bergamo quelle con più Comuni in area prioritaria, in cui la stima della percentuale di edifici che supera il livello di 300 Bq/m3 di concentrazioni di radon indoor è superiore al 15%. In questi c’è l’obbligo per gli esercenti ed i datori di lavoro, di monitorare i livelli di concentrazione media annua negli interrati, a cui si è aggiunto l’obbligo di misurazione negli ambienti di lavoro ai piani terra e seminterrati. Federica Pacella