ROBERTO CANALI
Cronaca

Pusiano, i piccoli canguri sull’Isola dei Cipressi (che ospitò anche Stendhal) catturati con le reti e sequestrati

Lago di Como, i wallaby presi con le reti dai carabinieri. Provvedimento atteso dopo che nel 2016 il Tribunale aveva condannato il proprietario, Gerolamo Gavazzi, per possesso di specie rare

Uno dei canguri sorpresi a saltellare nell'isola di Pusiano

Uno dei canguri sorpresi a saltellare nell'isola di Pusiano

Pusiano (Como), 10 ottobre 2023 - Sono stati cacciati dal loro Eden sull’Isola dei Cipressi, in mezzo al lago di Pusiano, i wallaby che a loro modo erano diventati gli abitanti più famosi e insieme l’attrazione di questo isolotto tanto piccolo quanto ricco di storia. Nel luogo dove si riposava il viceré d’Italia Eugenio di Beauharnais, conversando con Stendhal, negli ultimi anni comandavano i canguri in miniatura, perfettamente a loro agio tra gru coronate, pavoni e cicogne. Per la legge italiana però questi animali sono pericolosi e nonostante sull’isola non facessero del male a nessuno, anzi erano diventati i beniamini dei bambini che venivano fin qui in gita con il battello elettrico che salpa da Bosisio Parini, i carabinieri forestali ieri li hanno sequestrati. Un’operazione complessa che ha impegnato i militari per ore, con tanto di reti per evitare che i wallaby, piccoli nelle dimensioni ma in grado comunque di fare balzi notevoli, si spaventassero e fuggissero a nuoto verso la terra ferma, com’è capitato in passato. Il provvedimento era atteso già da diverso tempo, da quando cioè il Tribunale di Como nel 2016 aveva condannato il proprietario dell’Isola del Cipressi, Gerolamo Gavazzi, ad un’ammenda e al sequestro degli animali per violazione di una legge del 1992 sul possesso di specie rare.

Finora il provvedimento non era stato eseguito anche per la difficoltà di trovare un parco o un’area protetta in grado di assumersi la responsabilità di tenere i wallaby, ma sembra che ora anche questa difficoltà sia stata superata e così i piccoli canguri sono stati catturati e definitivamente allontanati. Di sicuro anche se forse non finiranno in gabbia sentiranno la nostalgia del loro Eden e anche i bambini che venivano sull’isola solo per poterli vedere da vicino a scattarsi una foto con loro da oggi sono un po’ più tristi.

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