Ponte Chiasso, per il finanziere ferito da un cancello la difesa degli ufficiali dà la colpa alle Dogane

Nel 2019 l’uomo aveva subito un grave trauma toracico. Ora si è aperto il processo

Finanziere ferito, la difesa degli ufficiali dà la colpa alle Dogane

Finanziere ferito, la difesa degli ufficiali dà la colpa alle Dogane

Como – Il 26 marzo 2019 un cancello della dogana commerciale di Ponte Chiasso era uscito dai cardini, travolgendo un finanziere, che aveva riportato un grave trauma toracico, andando incontro a 244 giorni di malattia. Ieri si è aperto il processo per lesioni colpose a carico di Marzia Mariotti, 49 anni, dirigente dell’Ufficio Dogane e Pier Paola Ercolano, 59 anni, funzionario garante delle misure di prevenzione, accusate di non aver provveduto a verificare che l’impianto fosse sottoposto ad adeguata manutenzione.

Sono inoltre coinvolti due ufficiali della GdF: l’ex comandante del Gruppo di Ponte Chiasso e l’ex comandante della sezione operativa, per non aver segnalato la criticità alle Dogane. "L’obbligo di manutenzione del cancello in questione era in capo all’Agenzia Dogane – commenta Edoardo Pacia, difensore dei due militari –. I miei assistiti, pur avendo svolto sempre accuratamente i loro doveri di controllo, non hanno mai avuto conoscenza di alcun genere di problema riguardante il cancello".