REDAZIONE COMO

Per ore sotto la pioggia o il sole, "basta file fuori dalla Questura"

Luigino Nessi, Abbondino d’Oro, scrive al sindaco e alle autorità perché si trovi finalmente una soluzione al problema.

Il distanziamento sociale vale ovunque tranne nelle file fuori dalla questura per il rinnovo del permesso di soggiorno. A sollevare il problema, con una lettera aperta indirizzata al sindaco Mario Landriscina, al questore e al prefetto è stato Luigino Nessi, portavoce della Prossima Como e già premiato con l’Abbondino d’Oro come cittadino benemerito proprio per il suo impegno sociale. "Ogni giorno uomini, donne e bambini si mettono in fila, talmente vicini da essere quasi ammassati davanti all’ingresso della questura in viale Roosevelt – spiega Nessi –. Una situazione particolarmente grave di questi tempi in cui sarebbe meglio stare distanziati a causa della pandemia. Purtroppo denuncio da anni questa situazione, ma finora non è mai stato preso un provvedimento concreto per permettere a queste persone di vivere con maggiore serenità questo momento così importante per la loro vita".

In passato, quando era consigliere comunale per la sinistra, Luigino Nessi era anche riuscito a far approvare una mozione, accogliendo il sostegno di maggioranza e minoranza, che impegnava il Comune a mettere a disposizione degli spazi di attesa un po’ più accoglienti del marciapiede di viale Roosevelt. "Quanto tempo è passato e nulla è stato fatto. Mercoledì scorso c’era una tenda, la scorsa settimana sotto la pioggia un gazebo, minimi tentativi per rendere meno disagevoli le lunghe attese. Servirebbe un luogo più grande, procedure più snelle. Rendere più accogliente l’attesa di queste persone sarebbe un modo per riconoscere la loro dignità e qualificare la civiltà delle istituzioni della nostra città".Ro.Can.