Spumador, l'incubo Sea Trasporti. "Volevano sempre più viaggi, minacciavano di spararci"

Processo Cavalli di razza: In aula i dipendenti della logistica hanno testimoniato contro la società della famiglia Salerni

Processo "Cavalli di razza": al centro la vicenda riguardante la Spumador

Processo "Cavalli di razza": al centro la vicenda riguardante la Spumador

Cadorago - "Volevano i viaggi, sempre di più, anche quando non riuscivano a rispettare le consegne. I clienti si lamentavano, io lo facevo presente ai nostri responsabili, ma non cambiava nulla, e i Salerni mi minacciavano". I dipendenti del reparto logistica della Spumador, ieri hanno testimoniato davanti al Tribunale Collegiale di Como, durante il processo scaturito dall’indagine "Cavalli di razza" dei pm della Dda di Milano Pasquale Addesso e Sara Ombra. Una parte delle accuse, riguarda le estorsioni che sarebbero state commesse dalla famiglia Salerni – Antonio, 55 anni e Attilio, 61 anni, di Gerenzano - per imporre l’affidamento delle consegne alla loro società, la Sea trasporti, e agli altri autotrasportatori che facevano capo a loro, come i fratelli Domenico Stillitano, 38 anni di Mozzate e Andrea, 47 anni di Cislago.

"Dicevano che ci sparavano – ha raccontato un dipendente – che ero troppo pignolo nel segnalare i loro ritardi, che mi avrebbero fatto sparire. Erano partiti con quattro o cinque consegne al giorno, arrivando a una quindicina, più i trasporti interni tra la sede di Cadorago e il magazzino di Lainate. Spesso non riuscivano a tenere i tempi ma il giorno dopo bisognava lo stesso affidargli i trasporti".

La Sea trasporti era diventata l’incubo del reparto logistico di Spumador: "A volte – hanno detto ancora i testimoni – quando vedevamo il loro numero non rispondevamo al telefono". In tutto questo, nonostante le molteplici segnalazioni, i responsabili dell’azienda non sono mai intervenuti: "Un collega era stato anche preso a sberle: in una qualunque altra azienda, dopo una cosa del genere il trasportatore non sarebbe mai più entrato. Invece da noi era come se non fosse successo nulla". Così il volume d’affari della Sea, era passato dai 167mila euro del 2012, di cui il 30 per cento per commesse Spumador, ai 3 milioni e mezzo del 2021, metà dei quali garantiti dalla società di Cadorago. Dopo gli arresti del novembre 2021, per la Spumador di Cadorago è arrivata l’amministrazione giudiziaria.