ROBERTO CANALI
Cronaca

"Onorato la memoria di Mussolini"

Non si placano le polemiche sulla commemorazione, accompagnata dal saluto romano e slogan, in memoria dei gerarchi fascisti fucilati...

Non si placano le polemiche sulla commemorazione, accompagnata dal saluto romano e slogan, in memoria dei gerarchi fascisti fucilati...

Non si placano le polemiche sulla commemorazione, accompagnata dal saluto romano e slogan, in memoria dei gerarchi fascisti fucilati...

Non si placano le polemiche sulla commemorazione, accompagnata dal saluto romano e slogan, in memoria dei gerarchi fascisti fucilati sul lungolago di Dongo. Un caso che è diventato nazionale dopo le affermazioni del presidente del Senato, Ignazio La Russa, che interrogato sull’argomento ha detto volentieri la sua. "A Dongo c’erano cento persone che ricordavano dei morti. Facevano bene, facevano male, è il loro lodo di esprimere questo sentimento, ma grazie a Dio non c’era odio e non c’era violenza. A me basterebbe che non ci fosse in nessuno né odio né violenza e del resto possiamo discutere". Sulla natura del raduno è più che eloquente il comunicato diffuso dall’Associazione culturale Mario Nicollini, che anche quest’anno ha organizzato l’evento. "I Camerati hanno onorato la memoria dell’assassinio di Benito Mussolini, Claretta Petacci, dei ministri e gerarchi del legittimo governo della Repubblica Sociale Italiana con due commemorazioni rievocative presso i luoghi che hanno visto la loro morte – spiegano gli organizzatori –. A Dongo sono stati ricordati i caduti assassinati sulle rive del lago e a Giulino di Mezzegra sua eccellenza Benito Mussolini e Claretta Petacci. Sono passati 80 anni dal 28 aprile 1945".

Domenica a Dongo c’erano anche la deputata comasca del Pd Chiara Braga e la segretaria provinciale Carla Gaiani, insieme agli esponenti dell’Anpi. "Dopo il corteo, l’urlo del ‘presente’, i saluti fascisti, le ragioni per essere a Dongo sono ancora più forti e radicate – spiega l’onorevole Braga –. Di quello che è avvenuto anche quest’anno chiederò conto alle autorità competenti, con un’interrogazione urgente al Ministro Piantedosi".

Roberto Canali