Mozzate, Suominen verso la chiusura: choc per 92 dipendenti

Il gruppo finlandese: troppi costi e la domanda di tessuti non tessuti in Europa è in calo

La sede della Suominen a Mozzate

La sede della Suominen a Mozzate

Mozzate, 11 gennaio 2023 -  Si erano lasciati prima delle ferie di Natale discutendo di premi di produzione e addirittura con la concessione di un buono, regolarmente liquidato ai lavoratori, per indennizzarli almeno in parte del caro-benzina. Un’azienda in difficoltà come tante altre in provincia di Como la Suominen di Mozzate che ieri, a sorpresa, ha annunciato la chiusura entro il prossimo aprile, aprendo scenari da incubo per i 92 dipendenti. Pensare che gli ultimi due anni per la Nonwovens, come si chiamava l’azienda prima finire nella galassia del gruppo finlandese leader nella produzione di tessuti non tessuti, erano stati più che incoraggianti.  Grazie al Covid che aveva messo in ginocchio tante altre produzioni gli affari dell’impianto che produce salviette umidificate, utilizzate per la pulizia, l’igiene e le applicazioni sanitarie, erano decollati. Poi nel 2022 era arrivato il caro energia e la cassa integrazione, un provvedimento che nel tessile non desta quasi preoccupazioni visto che negli ultimi anni un po’ tutti ci sono passati. Invece ieri mattina a sorpresa i rappresentanti della Rsu sono stati convocati in direzione per ricevere la notizia che il gruppo ha deciso di chiudere l’impianto italiano entro metà di quest’anno.

"La domanda di prodotti tradizionali in fibra mista in Europa è in netto declino – spiega l’azienda in una nota - Le nostre linee dello stabilimento di Mozzate non sono al meglio e l’altissimo livello di costi operativi rende questo impianto non competitivo". La società prevede con la chiusura un impatto di circa 9 milioni di euro di costi una tantum nel 2023 e 2024 fra indennità di licenziamento, smantellamento delle linee produttive e ripristino degli immobili. I costi non monetari netti sono stimati in circa 3 milioni. "I costi c’erano anche prima e li hanno anche altre aziende – spiegano i sindacati – Suominen ha deciso di modificare il proprio assetto organizzativo, ma servono motivazioni serie. Poco prima di Natale, ci hanno sempre risposto che tutto andava bene e non c’erano problemi".