
Morgan, Tiziana e l'auto ripescata dal Lago di Como
Como, 12 gennaio 2024 – Nelle indagini sulla morte di Morgan Algeri e Tiziana Tozzo, ieri è stata la giornata in cui sono stati affidati gli incarichi tecnici, su più fronti. Il sostituto procuratore di Como, Giuseppe Rose, ha affidato l’autopsia al medico legale Giovanni Scola, che dovrà accertare le cause della morte e ricercare qualunque aspetto possa essere di interesse per aiutare a comprendere come sono avvenuti i decessi dell’uomo, 38 anni di Brembate, e della donna, 45 anni di Cantù.
Al conferimento dell’incarico erano anche presenti gli avvocati che rappresentano i familiari della due vittime: da un lato Giovanni Giorgino di Milano per Algeri, la cui famiglia ha a sua volta nominato un consulente, il medico legale Paolo Galeazzi. Dall’altro gli avvocati Maria Guerrisi e Maura Benzoni, incaricate dalla sorelle e i fratelli della Tozzo. L’autopsia si svolgerà questa mattina, e già in giornata il medico legale potrebbe essere in grado di fornire verbalmente i primi risultati, anche per capire se potrà essere dato il nulla osta ai funerali.
I rilievi
Ieri mattina, sono iniziati i primi rilievi sul luogo dell’incidente. Il consulente nominato dalla Procura, Salvatore Furfaro, ha fatto un sopralluogo, iniziato le prime misurazioni e osservato i primi preliminari aspetti che gli serviranno per la ricostruzione cinematica, vale a dire la traiettoria seguita dalla Mercedes Glc 220 su cui si trovavano le due vittime sabato sera, in fondo a viale Geno. L’auto si è messa in moto da uno stallo a un paio di metri dalla recinzione, davanti a una panchina in cemento, che è stata travolta e spostata. Poi ha abbattuto la ringhiera, e si è piegata in avanti, scivolando su un terrapieno in cemento e poi sulle rocce sottostanti. Da qui si sarebbe inabissata in posizione verticale per una quindicina di metri, fino a raggiungere il fondale dove è stata trovata. Il consulente dovrà accertare se la traiettoria seguita dall’auto è stata esattamente questa, e magari cercare di capire in quale fase è stata aperta la portiera sinistra, che ha consentito alle vittime di uscire dall’abitacolo.
La Mercedes
Ma soprattutto, lavorerà sul veicolo, andando ad analizzare le parti meccaniche ed elettriche, e la scatola nera, al cui interno tuttavia dovrebbero essere conservate solo informazioni relative alla velocità di marcia al momento dell’incidente, e poco altro. La Mercedes era praticamente nuova: Algeri la guidava da ottobre e, in una occasione, aveva segnalato a un’amica un problema relativo all’accensione, ma non è chiaro se poi si fosse effettivamente rivolto alla concessionaria.
L’auto è un modello plug in, con comandi elettrici posizionati nella zona del volante: tra questi, anche quelli di marcia, retromarcia e parcheggio. Nel frattempo la Squadra Mobile ha svolto tutti gli accertamenti che finora sono stati ritenuti necessari, e ora le prossime risposte potranno arrivare solo dall’esame dell’auto, per capire, o per escludere, la presenza di eventuali problemi meccanici o elettrici. Se dal veicolo non dovessero emergere criticità, la restante possibilità sarebbe l’errore umano. Ma per questo servirà ancora tempo, e arrivare ad escludere qualunque altra possibilità.