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Tesoro in monete d’oro romane a Como, il ministero della Cultura deve pagare il premio

Decreto ingiuntivo del Tribunale di Milano: a Officine immobiliari vanno versati immediatamente 295.233 euro che si aggiungono ai 73mila già corrisposti come “ricompensa”

L'anfora con le monete d'oro trovata a Como

L'anfora con le monete d'oro trovata a Como

Como, 6 marzo 2025 - Il ministero della Cultura dovrà pagare il “premio” per il ritrovamento di mille preziose monete d’oro d’epoca romana.

Lo ha deciso il tribunale di Milano che ha emesso un decreto ingiuntivo nei confronti del ministero della Cultura, intimando il pagamento del premio che la legge riconosce a chi rinviene beni di rilevante valore archeologico a favore di Officine immobiliari, la srl comasca che nel settembre del 2018 trovò mille monete d'oro di età romana nel corso di un intervento di ristrutturazione nel centro storico di Como.

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Il decreto emesso dal tribunale di Milano è l'approdo di una lunga vertenza incentrata sulla corresponsione di un premio che la legge quantifica in una dote "non superiore al 25% del valore del ritrovamento".

Secondo i consulenti numismatici di Officine Immobiliari, le mille monete romane varrebbero sul mercato internazionale tra i 9 e gli 11 milioni di euro, stima che il ministero dimezza essendone negata, per legge, l'esportazione. Il valore viene quindi indicato in circa 4 milioni e 901mila euro. Sempre il ministero aveva poi ritenuto congruo un premio del 9,25%, pari cioè a circa 453mila euro, salvo infine liquidarne soltanto 73mila.

Il tribunale di Milano ha ingiunto al ministero della Cultura di pagare immediatamente altri 295.233 euro. Officine Immobiliari, nelle operazioni di recupero del tesoro composto dalle mille monete, aveva investito circa 400mila euro. La somma era servita per consentire la prosecuzione degli scavi e per consentire alla Soprintendenza di eseguire le lavorazioni del caso, finanziando anche i successivi studi numismatici.