Como, 8 settembre 2018 - "Per me questo è un caso più che eccezionale è epocale, uno di quelli che segna il percorso della storia". Lo ha detto il ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli, oggi a Milano per la presentazione del ritrovamento delle monete d'oro di epoca romana avvenuto a Como, mercoledì scorso durante gli scavi nell’ex cinema Cressoni. "Non siamo ancora in grado di capirlo - ha aggiunto il ministro - , ma è un messaggio che ci arriva dai nostri antenati".
Non ci sarebbero solo monete d'oro romane, all'interno, del vaso sono stati individuati almeno altri tre oggetti. Lo hanno spiegato gli archeologi della Soprintendenza della Lombardia presenti oggi, a Milano: "Di certo abbiamo intravisto una barretta d'oro - ha spiegato una funzionaria - e altri due oggetti. Ma al momento nel microscavo abbiamo rimosso solo il primo strato di 27 monete da circa 4 grammi d'oro, coniate nel periodo degli imperatori Onorio, Valentiniano III, Leone I e Livio Severo, quindi non collocabili oltre il 474 a.C. Un lingotto deporrebbe sicuramente per un deposito di una cassa pubblica, poco probabile un privato".
In merito alla futura collocazione delle monete il ministro ha spiegato: "Il posto giusto è Como, e il sindaco e la città di Como sono disponibili. Ovviamente serve un progetto di altissima ambizione e di massima fruibilità. Secondo me se i reperti sono stati trovati in un posto, appartengono a chi in questo posto ci vive e magari ci passa davanti. Non è un caso che i Bronzi di Riace siano all'Archeologico di Reggio Calabria. Se poi non funziona un progetto, si valuta altro".
"Siamo certamente disponibili - ha risposto immediatamente il sindaco di Como Mario Landriscina - porteremo un progetto di grande rilievo".