"Mi puntava la pistola in faccia, pensavo che sarei morta"

Antonella, proprietaria di una tabaccheria a Merate, è stata vittima di una rapina: un uomo con un passamontagna calato sul volto ha puntato una pistola contro di lei, chiedendole l'incasso della giornata e il denaro che aveva nella borsetta. I carabinieri sono alla ricerca del rapinatore.

"Mi puntava la pistola in faccia, pensavo che sarei morta"

"Mi puntava la pistola in faccia, pensavo che sarei morta"

"Continuava a gridarmi di dargli i soldi perché altrimenti mi avrebbe ammazzato. Io all’inizio non riuscivo a capire quello che stava succedendo, ma lui continuava ad urlare e a puntarmi in faccia la pistola".

È ancora terrorizzata e sotto shock Antonella, proprietaria insieme al marito della tabaccheria "Fumo e..." di Merate, in via Sant’Ambrogio, vicino alla chiesa parrocchiale, vittima l’altra sera di una rapina. Poco prima dell’orario di chiusura, quando era buio e in giro non c’era anima via, uno sconosciuto con un passamontagna calato sul volto ha fatto irruzione nel negozio. Impugnava una pistola e l’ha spianata dritta contro Antonella. Voleva, anzi pretendeva i soldi custoditi nel registratore di cassa, che ha indicato più volte.

Quando Antonella ha realizzato la situazione ha immediatamente obbedito all’ordine, senza fiatare. L’incasso della giornata, circa 2mila euro in contanti, però non bastava al bandito: le ha ringhiato di consegnargli pure il denaro che aveva nella borsetta.

Antonella ha eseguito anche in questo caso e finalmente il rapinatore se ne è andato, probabilmente a piedi, dileguandosi tra le strette e deserte vie del centro storico. "Ho veramente temuto avrebbe premuto il grilletto e mi avrebbe ammazzata" , racconta Antonella. Una volta cessato il pericolo, Antonella ha chiesto aiuto ai colleghi della zona che hanno allertato i carabinieri. Le indagini sono in corso. Il rapinatore parlava perfettamente italiano, senza particolari inflessioni. Si intravvedevano solamente gli occhi.

Sembrava non si trattasse della sua prima volta in negozio, perché sapeva come muoversi e dove indicare. Probabilmente prima di entrare in azione ha compiuto un sopralluogo spacciandosi per cliente. Daniele De Salvo