
Maslianico (Como) – Temono di rimanere soffocati dalla morsa del traffico pensate a Maslianico dopo che, a partire dal prossimo 11 agosto, chiuderà ai tir sopra le 26 tonnellate di peso il ponte di ferro sul torrente Breggia, vecchio di oltre un secolo e secondo i tecnici della Provincia troppo malconcio per continuare a sostenere il vai vai diretto ai magazzini dei corrieri e gli spedizionieri che poi si occupano di spedire la merce nella vicina Svizzera.
La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno il mese scorso, dopo una serie di controlli sopralluoghi e test. "Il degrado del ferro delle travature reticolari e delle relative unioni dell’impalcato del ponte, emerse dalle verifiche strutturali e dalle prove di carico eseguite sull’opera - si legge nella relazione dei tecnici di Villa Saporiti - impone un limite di massa di 26 tonnellate e tale limitazione costituisce valore cautelativo tale da rendere il transito veicolare compatibile con le caratteristiche statiche attuali del manufatto". Il sindaco Tiziano Citterio ha cercato in tutti i modi di trattare con la Provincia e ottenere una deroga, ma il provvedimento non sembra più rinviabile e nei prossimi giorni verrà posizionata lungo la strada che porta al confine e naturalmente in prossimità del ponte la nuova segnaletica con i limiti di carico, poi toccherà alla Polizia municipale e anche alla Polizia stradale vigilare affinché il provvedimento venga rispettato.
La paura a Maslianico è che i mezzi pesanti, nell’impossibilità di transitare sul ponte vicino alla dogana di Pizzamiglio, cerchino vie alternative e finiscano per riversarsi sulle strade secondarie del paese del tutto inadatte, per dimensioni e portata, al transito di questo tipo di mezzi. Per questo in Comune sono pronti a emettere un’ordinanza e vietare il transito dei mezzi oltre le 26 t. di peso in centro se non in tutto il territorio comunale. Una decisione sofferta perché potrebbe avere ripercussioni sulle aziende spedizioniere che hanno sede in paese. Sul tavolo c’è anche l’idea, per ora poco più di un ipotesi, di costruire un nuovo ponte un po’ come si è fatto a Cantù per il cavalcavia sulla ferrovia Milano-Como-Chiasso, ma i tempi non sono rapidi e a Maslianico tra una decina di giorni temono di trovarsi sotto l’assedio dei tir.
