Marco Della Noce rinasce: di nuovo in tv. Il comico di Zelig era finito a dormire in auto

"Ora faccio volontariato, ho nuovi progetti per il teatro. E il meccanico della Ferrari..."

Marco Della Noce ai tempi di Zelig

Marco Della Noce ai tempi di Zelig

Vedano (Monza), 21 dicembre 2019 -  Una nuova vita , più serena e riservata, per Marco Della Noce il mitico capomeccanico in tuta rossa Ferrari che con i suoi irresistibili racconti era uno tra i più applauditi protagonisti della trasmissione televisiva Zelig. Le tristi vicende legate alla separazione dalla moglie, alla depressione, all’assillo dei creditori e allo sfratto che lo aveva costretto anche a vivere per un certo periodo in auto, sono ormai solo un brutto ricordo. Il sessantunenne cabarettista è praticamente rinato trovando nuovi stimoli professionali e soprattutto una forma di vita decisamente diversa. Merito anche dei tre figli con cui ha saputo riallacciare un meraviglioso rapporto. E ora vive a Vedano al Lambro, a due passi da quell’autodromo di Monza che è sempre stato nel suo cuore.

Come va la sua vita adesso? "Posso proprio dire di avere finalmente trovato, dopo avere toccato il fondo, il giusto equilibrio. Grazie alla solidarietà di molte persone sono riuscito a rimettermi in gioco. Mi hanno aiutato in tanti: dai miei colleghi ai veri meccanici di Maranello, dalla gente comune a persone molto conosciute come l’ex pallanuotista Simone Di Sabato. Oggi ho un tetto sopra la testa che mi dà la sicurezza per guardare avanti".

Ma lavora ancora nel suo mondo? "Continuo a lavorare nel mondo dello spettacolo anche se dedico molto del mio tempo a Key Emotion un’associazione che aiuta le persone a ricreare gli equilibri perduti. Praticamente cerco di dare una mano a chi oggi sta vivendo la mia stesa drammatica esperienza di due anni fa. Ho imparato anche a dare il giusto valore alle parole. Key Emotion è la prima e unica realtà esistente in Italia che ha come obiettivo principale l’educazione dell’individuo alla corretta comunicazione familiare, al ritrovamento dell’equilibro personale attraverso un metodo studiato da Francesco Chesi, educatore e formatore nell’ambito della famiglia".

Si occupa anche di volontariato con i ragazzi? "Con loro organizzo serate ed incontri con gli studenti delle scuole per ridare loro sicurezza ed autostima. Ho anche scritto la prefazione a “Evviva il fallimento”, il libro scritto dal fondatore dell’associazione. Un impegno che rivolgo anche all’associazione Papà Separati Lombardia Onlus: loro rappresentano i nuovi poveri della nostra società. Mogli pretenziose e l’accanimento dei giudici creano spesso delle situazioni veramente drammatiche. Ne so qualcosa per tutto quello che ho passato. Per questo cerco di dare una mano all’associazione che raggruppa tantissimi genitori".

Eppure non dimentica di essere un comico né quella tuta rossa da meccanico che faceva scherzi a “Sochmacher”... "Un personaggio che mi ha fatto amare tra i numerosi tifosi della Rossa: due anni senza di me e la Ferrari è andata in crisi.... Ho già in mente un nuovo personaggio che tenga a bada l’esuberante Leclerc. Parafrasando il cognome del giovane pilota monegasco sarò “Saracinesca” il suo amatissimo nonno!".

E sta tornando sul palco di una trasmissione televisiva... "In questi giorni sto registrando alcune puntate di Zelig Time lo spettacolo condotto da Federico Basso e Davide Paniate in onda ogni lunedì sul canale 63 del digitale terrestre. Il palco continua a darmi l’adrenalina necessaria ad andare avanti"

Nuove idee in arrivo? "Mi chiamano anche a presenziare ad alcune serate dove oltre al capomeccanico Oriano Ferrari ripropongo spesso un vecchio personaggio che amo molto: “Larsen il fonico di palco con il quale avevo cominciato la mia carriera cabarettistica negli ormai lontani anni Ottanta".

Una carriera che l’ha portata a lavorare in diversi programmi di grande successo quali Drive In, Mai dire Gol, Zelig, Comici, Saranno maturi, Belli dentro e Striscia la notizia di cui fu inviato. A Marco Della Noce non mancano oggi le luci della grande ribalta? "Meglio essere spettatore di una televisione che è diventata pettegolezzo con violenti dibattiti, talk show ripetitivi e brutte notizie. Manca in questa stagione il vero varietà che sappia rallegrare ed informare con ironia. Ma penso anche a nuove avventure: sto lavorando anche per portare in scena un nuovo format teatrale dal titolo “Marco Della Noce - Il Ritorno” che ha il sapore di una vera e propria riscossa".