"Sono orgoglioso ed emozionato per questo incarico, e ritengo che ascoltare la città sia prioritario". Si è insediato ieri a Como il nuovo Questore, Marco Calì. 54 anni, dirigente Superiore della Polizia di Stato. Si lascia alle spalle un incarico dirigente della Squadra Mobile di Milano assunto nel 2019, preceduto da analoghi ruoli dirigenziali a Vicenza, Padova, Trieste e Genova. "Ho molta energia – ha detto – che spero di poter veicolare e mettere a disposizione della città. Questo lavoro ti fa sentire subito parte della realtà perché la vivi, e questa realtà cercherò di viverla a trecentosessanta gradi, anche se non voglio partire facendo grandi dichiarazioni di intenti". Nella sua formazione e nel suo percorso professionale, Calì ha inoltre frequentato la Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia sul contrasto al narcotraffico, ed è stato relatore in numerosi convegni anche universitari, in particolare sui temi del contrasto al traffico di stupefacenti, della scena del crimine, della violenza di genere e della criminalità organizzata con le sue infiltrazioni nel Nord Italia. Tema, quest’ultimo, centrale nell’indagine della Dda di Milano “Cavalli di razza“, relativa alle infiltrazioni nel Comasco, a cui Calì ha lavorato nel 2021. "Questa indagine – ha commentato - testimonia che il territorio è sano, perché nelle zone dove c’è un senso etico alto, la società civile ha solidi anticorpi, anche se il territorio non può considerarsi immune". Di recente è stato docente alla Scuola di Perfezionamento per le forze di Polizia sul tema “Tecniche di analisi nei reati seriali – i cold case“ e alla Scuola Superiore di Polizia di Roma. "La mia formazione – ha detto – è prevalentemente investigativa, e questo mi ha dato possibilità di comprendere le mentalità e le esigenze dei posti in cui ho lavorato". Paola Pioppi
CronacaMarco Calì nuovo Questore: "Ascolto la città"