L’urgenza di migrare. C’è un legame forte fra formazione e necessità di partire

I risultati della ricerca svolta fra Senegal e Italia dalla Cattolica. Il 93% del campione non affronterebbe un viaggio pericoloso. se avesse un finanziamento per avviare un’attività nel luogo di residenza.

L’urgenza di migrare. C’è un legame forte fra formazione  e necessità di partire

L’urgenza di migrare. C’è un legame forte fra formazione e necessità di partire

Perché l’immigrazione irregolare dall’Africa verso l’Italia non accenna a diminuire malgrado la diffusa informazione circa i rischi a cui vanno incontro i giovani? Cosa spinge e cosa trattiene i giovani dal migrare? Qualche risposta arriva dalla ricerca translocale, condotta tra Senegal e Italia, esito di uno studio sociologico realizzato dal CIRMiB (Centro di iniziative e ricerche sulle migrazioni Brescia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore) nell’ambito del progetto di cooperazione allo sviluppo ‘Vivre et reussir chez moi’. I risultati, pubblicati in ‘L’urgenza di migrare. Giovani e formazione professionale in Senegal’ di Guia Gilardoni, presentati ieri mattina, fotografano stato e dinamiche di una delle comunità straniere maggiormente rilevanti a Brescia per numerosità e presenza attiva (6.716 su 155.708 secondo i Dati Cirmib Migrareport 2023). "Insieme ai marocchini, i senegalesi sono i primi ad essere arrivati a Brescia – ricorda Marco Fenaroli, assessore per l’Inclusione del Comune di Brescia - con loro si è costruito un rapporto stretto nelle battaglie per il diritto a star qui". Il volume pone l’attenzione ai territori di Kaolack e Tambacounda, osservando il nesso tra migrazioni, formazione professionale e lavoro. "I dati raccolti in Senegal mostrano che esiste un legame ambivalente tra migrazione e formazione professionale – spiega Maddalena Colombo, direttrice CIRMiB -. Nella regione di Tambacounda, più povera rispetto a Kaolack, lo Stato ha inserito diversi centri di formazione professionale, perché i giovani possano fare qualcosa proprio con i soldi delle rimesse. Abbiamo però verificato che i giovani, pur formati, vogliono comunque migrare, anzi esser formati diventa una leva ulteriore per partire". Non essendoci però canali regolari, la migrazione avviene forzatamente per via irregolare (e molti non arrivano), e questo scoraggia la migrazione femminile, seppur anche tra le ragazze ci sia la volontà di lasciare il Paese. Dalla ricerca emerge, però, il 93% del campione non migrerebbe se avesse un finanziamento per avviare un’attività.