L’omicidio stradale del sottopasso. Viene assolto l’unico imputato . Il caso rimane senza colpevole

Como, alla sbarra per la morte di Gaetano Banfi c’era un trentaquattrenne. Raccolte prove insufficienti

L’omicidio stradale del sottopasso. Viene assolto l’unico imputato . Il caso rimane senza colpevole

L’omicidio stradale del sottopasso. Viene assolto l’unico imputato . Il caso rimane senza colpevole

COMO

Rimane senza un colpevole l’omicidio stradale di Gaetano Banfi, il ventiduenne comasco trovato senza vita all’alba del 20 ottobre 2019 nel sottopassaggio di via Clemente XII, a Camerlata. Stefano Piccolo, 34 anni di Cassina Rizzardi, unico accusato di aver investito la vittima, ieri è stato assolto per mancato raggiungimento della prova. Durante il processo - aperto a giugno 2021 e andato incontro a lunghi ritardi a causa del trasferimento del giudice titolare del procedimento, e della sospensione delle udienze per il Covid – l’imputato ha sempre negato di aver investito Banfi, sostenendo di averlo visto già a terra. Ha quindi deciso di affrontare il processo dibattimentale, nel quale è stato difeso dall’avvocato Andrea La Russa : "Ho visto la sagoma nera a terra – aveva detto al giudice – e quando mi sono allontanato ho temuto che fosse un cane. Io amo gli animali, e sono tornato indietro per capire se aveva bisogno di aiuto. Poi mi sono accorto che era una persona, sono andato ancora avanti mentre pensavo a come chiedere aiuto, e ho fatto un altro giro".

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Como, avevano ricostruito i passaggi di Piccolo da quel tratto di strada, attraverso un articolato lavoro di ricerca e unione delle immagini riprese dalle telecamere dei Comuni di Como, di Casnate e dei privati, ma nessuna puntata verso il sottopassaggio, nel punto in cui era stato trovato il ragazzo: una rampa di via Clemente XII, alle 5.44 di domenica 20 ottobre, dove un’auto lo aveva urtato quando era già a terra, forse caduto per un mancamento, provocandogli una ferita profonda nel cranio.Paola Pioppi