
Adelino Pastorello
Lomazzo (Como), 1 aprile 2017 - A settantasette anni lascia la casa e i suoi affetti per raggiungere il Senegal. Adelino Pastorello fra qualche giorno partirà per l’Africa occidentale e andrà a fare il volontario a Kelle, nella «casa di accoglienza e solidarietà Giovanni Quadroni», un centro fondato e gestito da «I bambini di Ornella», l’associazione comasca fondata e presieduta da Severino Proserpio. In pensione da ormai 19 anni (lavorava all’industria chimica Henkel), è stata un’amicizia siglata ormai cinque decenni fa a spingere Pastorello a lasciare Lomazzo per il Senegal. «Io e Severino ci conosciamo da cinquant’anni – racconta – Abbiamo lavorato insieme, poi siamo stati nei sindacati. Una volta in pensione la nostra amicizia è comunque proseguita e si è rafforzata giorno per giorno.
Quando di recente mi ha detto “Vieni giù a vedere. Ti ospito a casa mia”, mi disse e io non ho avuto ripensamenti e ho deciso di partire. Sono sincero, agli inizi ho dovuto vincere la resistenza dei miei figli, ma alla fine hanno capito». Il centro d’accoglienza è stato inaugurato nel 2009. L’obiettivo è quello della crescita, educativa e non, dei bambini che non hanno nulla, figli privi di genitori o provenienti da famiglie di pescatori poveri. Al centro vengono accolti ogni anni una sessantina di bambini chiamati «della spiaggia», che hanno la necessità di essere scolarizzati. All’incirca 120 bambini che una volta alla settimana seguono un percorso di alfabetizzazione, in francese, sono sottoposti all’igiene personale, vengono lavati i vestiti, medicati, e ricevono un pasto.
A fianco della casa di accoglienza c’è una scuola materna pubblica, inaugurata due anni fa, che ospita 90 piccoli. Da tre anni c’è attiva una sartoria finanziata con i fondi stanziati dal sindacati nazionale dei pensionati, che dà lavoro a 15 ragazze. A Pasqua verrà inaugurato un centro di formazione professionale. Il sogno è di dare vita ad un progetto di panificazione e pasticceria. «Le cose da fare sono tante. Non so ancora nello specifico cosa andrò a fare e di cosa avranno bisogno – commenta Pastorello - Mi piace far da mangiare, possono fare quello. Mi piace anche il calcio, potrei fare anche qualche cosa in quest’ambito. In ogni caso quello che hanno bisogno faccio. Non ho particolari pretese, sono disponibile a tutto».