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ROBERTO CANALI
Cronaca

Licenziati 57 lavoratori La scure della Suominen

Dopo quattro mesi di scioperi e trattative serrate l’azienda annuncia la dismissione della produzione all’interno dell’impianto di Mozzate.

Licenziati 57 lavoratori  La scure della Suominen
Licenziati 57 lavoratori La scure della Suominen

di Roberto Canali

Dopo quattro mesi di scioperi e trattative serrate si è chiusa con il licenziamento di 57 lavoratori e la dismissione della produzione all’interno dell’impianto di via Corbè la vertenza Nonowovens. La proprietà dell’azienda che produce tessuto non tessuto utilizzato per il confezionamento di salviettine igenizzanti praticamente non è arretrata di un millimetro rispetto alle intenzioni manifestate fin dal gennaio scorso dalla controllante, la capogruppo Suominen che attraverso un comunicato spedito a metà dello scorso gennaio da Helsinki aveva fatto sapere di non ritenere più strategico l’impianto comasco. All’inizio sembrava che la proprietà fosse intenzionata a chiudere tutto l’impianto che occupa 92 tra operai e impiegati, poi con l’andare delle settimane si è capito che in realtà gli uffici e la parte amministrativa sarebbero stati salvati. Per gli operai però non c’è stato niente da fare, nonostante il tavolo aperto in Regione dopo che quelli territoriali avevano tutti dato esito negativo, alla fine l’azienda ha confermato la chiusura delle due linee produttive. Quello che sindacati e Rsu sono riusciti a ottenere è un accordo che garantisce un consistente incentivo ai lavoratori, tutelando in particolare le persone fragili e i pensionandi, e prevede anche opportunità di ricollocamento nell’impianto che l’azienda ha in Piemonte, a Cressa in provincia di Novara. "Sono molto orgogliosa per il risultato raggiunto - il commento dell’assessore regionale al Lavoro, Simona Tironi. - Questo risultato non chiude la questione. Pur ringraziando azienda e sindacati, confermo la volontà ora di dare la piena disponibilità di Regione nel sostenere i lavoratori con gli strumenti e le misure di politica attiva del lavoro disponibili affinché tutti siano al più presto ricollocati". L’accordo è stato raggiunto la notte scorsa, dopo una lunga trattativa. "L’intesa trovata tra lavoratori, sindacati e vertici aziendali è un buon risultato – sottolinea Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd – Ci troviamo pur sempre davanti a una fabbrica che chiude e a persone che perdono il lavoro: purtroppo è una sconfitta per il territorio comasco e per il nostro tessuto produttivo. Siamo riusciti a coinvolgere Regione Lombardia e sono state raggiunte delle garanzie che mitigheranno l’impatto personale e sociale dei licenziamenti. La sfida ora è il reinserimento".