
Uno scorcio del Lago di Como
LECCO – Su quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno si respira l’aria più pulita della Lombardia. Le concentrazioni medie annue di polveri sottili di questo 2023 che ormai sta per finire, sono pari a 18,1 milligrammi per metro cubo d’aria, meno della metà dei 40 µg/m³ massimi previsti dalle normative europee. È il dato più basso in regione.
A Varese le concentrazioni medie di Pm10 sono state di 19,5 microgrammi; di 20,4 a Sondrio; 22,4 a Como; 24,4 a Bergamo; 27,7 a Pavia e a Milano; 27,9 a Monza; 28,6 a Lodi, 29,3 a Mantova; 29,4 a Brescia; 30,9 a Cremona. Nella città dei Promessi sposi inoltre la soglia di allarme di 50 µg/m³ è stata superata per 6 giorni appena, 1/6 rispetto ai 35 giorni massimi previsti sempre dalle leggi comunitarie. Meglio è andata solo a Varese dove il limite è stato superato in 4 occasioni e a Sondrio, dove gli sforamenti sono stati 6. Sull’altra sponda del lago, a Como, i superamenti sono stati 15, 19 a Bergamo; 33 a Pavia; 38 a Brescia e a Monza; 42 a Lodi; 44 a Cremona; 49 a Milano; 60 a Mantova.
"Cogliamo questi segnali di miglioramento con cauto ottimismo, ma sappiamo che la strada da fare per raggiungere livelli adeguati di qualità dell’aria è ancora molto lunga e richiede politiche più impegnative, che ancora non vediamo, soprattutto sui versanti della mobilità sostenibile e delle emissioni di fonte agricola", commenta con prudenza Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. Secondo gli esperti, le zone dove i livelli di inquinamento atmosferico sono più alti, sono quelle dove c’è una maggiore concentrazione di allevamenti, perché anche gli animali e gli impianti di allevamento inquinano tanto quanto le auto e gli impianti industriali e di riscaldamento, se non di più. "Le emissioni derivanti dalla zootecnia, in una delle regioni europee con la maggior concentrazione di animali allevati nelle stalle, sono state troppo a lungo sottovalutate come fonte emissiva", conferma Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente Lombardia.