ROBERTO CANALI
Cronaca

La villa dello spaccio. Quattro chili di droga e sei in arresto

Oggiono, l’inchiesta coordinata dalla Procura di Lecco

L’operazione è stata coordinata dalla Procura di Lecco e dai carabinieri di Merate e di Oggiono

L’operazione è stata coordinata dalla Procura di Lecco e dai carabinieri di Merate e di Oggiono

Ci hanno provato in tutti i modi a non dare nell’occhio, ma la loro attività illecita diventata fin troppo fiorente e il via vai di clienti li hanno traditi e così l’altro giorno all’alba è scattato il blitz delle forze dell’ordine nella villetta trasformata in centrale dello spaccio all’ingresso della droga. L’operazione è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecco e dai carabinieri di Merate e di Oggiono che da tempo tenevano d’occhio la banda. Nel corso dell’operazione sono stati individuati all’interno dell’abitazione anche altri soggetti, fermati insieme agli indagati per i quali è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Nel loro caso le indagini sono ancora in corso per stabilire il loro ruolo. Le persone fermate sarebbero una decina, tra di loro diversi stranieri e anche una donna. Sarebbero stato recuperato anche un quantitativo ingente di stupefacenti. Sarà l’inchiesta a stabilire se la droga era destinata al mercato locale oppure se la villetta era utilizzata come un deposito per rifornire altre zone. Di sicuro il Lecchese si conferma uno snodo importante per il traffico della droga, nelle scorse settimane tra Colico e Dorio nei boschi lungo il Sentiero del Viandante sono stati smantellati una decina di accampamenti che venivano utilizzato dagli spacciatori per le loro attività di spaccio. In quel caso insieme alla droga erano state sequestrate anche armi e refurtiva per un valore di diverse migliaia di euro, biciclette e monopattini anch’essi rubati e una decina di tonnellate di rifiuti pericolosi come bombole, batterie di veicoli, materassi e cibo. Più recentemente anche in provincia di Lecco sono state compiute perquisizioni da parte della polizia nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Monza e dalla Procura della Repubblica per i Minorenni di Milano su una rete di spacciatori di sostanze stupefacenti nella piazza virtuale di Telegram, che ha coinvolto anche 8 minorenni. Roberto Canali